(03 ottobre 2018) Primal Fear - Riot V @Legend Club Milano

Info

Provincia:MI
Costo:25 euro +dp
Primal Fear - Riot V @03.10.2018 - Legend Club Milano

Quando c’è stato l’annuncio del concerto dei Prima Fear per una data al Legend Club di Milano, il primo dubbio che ho avuto è stato su come avrebbero fatto a suonare in un locale così piccolo, considerando poi il valore della band di supporto, i Riot V che come i tedeschi, non hanno bisogno di presentazioni.



Ecco dunque gli inevitabili paragoni fra Italia ed estero, in un qualsiasi altro paese due band di questo spessore suonerebbero in club più capienti, purtroppo però come sappiamo a Milano da quando non esiste più il glorioso Rolling Stone, si avverte la mancanza di un locale per eventi di media portata.



Se poi consideriamo che l’Alcatraz, ovvero il locale per concerti più importante della città si riempie facilmente con pseudo musicisti sfornati dai vari talent, mentre band che hanno scritto pagine importanti di musica si trovano a dover fare i conti con altre realtà, bene capiamo che il problema non è solo logistico ma soprattutto di una mancanza di cultura musicale.


Fortunatamente e però esiste ancora chi crede in ciò che fa cercando sempre di migliorarsi, ed ecco la piacevole sorpresa di ritrovarsi in un Legend Club totalmente ristrutturato, con un palco di tutto rispetto, luci ottime e qualità audio di assoluto valore!

Ok la capienza è sempre quella che è, ma ben vengano location come queste e organizzatori che accettano la scommessa di porte grossi nomi a esibirsi nella nostra città.



E questa sera la scommessa l’hanno vinta tutti, il Club, l’agenzia Truck Me Hard, i Riot V, i Prima Fear e soprattutto il caloroso pubblico accorso nonostante, ricordiamolo, fosse anche una serata di Champions League.

Io stesso non nascondo il fatto che ero pronto con pizza e birra a guardarmi la partita in tv, ma non appena arrivata la conferma del pass photo, pronti partenza e via, ero già al parcheggio del Legend.
(La musica batte sempre il calcio 100 a 1 cit.)

Le prime impressioni giunto sul posto, sono di una cospicua presenza di pubblico, che con il passare del tempo riempirà totalmente il locale facendo registrare un sold out che tutto sommato c’era da aspettarsi.

A fine serata ho visto gente addirittura ferma nei corridoi verso l’uscita per ascoltare le ultime note del concerto.

Nella lista dei pro e dei contro il nuovo Legend Club ne esce nettamente vittorioso, unico appunto che potrei fare è la mancanza di un Pit fotografico per gli addetti ai lavori, e questa sera di colleghi fotografi ce n'erano davvero tanti.


In compenso però si potevano scattare fotografie da ogni parte del locale, esperienza sicuramente diversa dal solito che se da una parte ricorda quasi i vecchi servizi fotografici anni 80 o 90, dall’altra si scontra con la realtà del 2018 in cui tutti, ma proprio tutti devono riprendere ogni canzone con lo smartphone in bella vista.



(Modalità polemica ON)

Ma dopo un paio di foto ricordo, godervi la musica proprio non ci riuscite?

(Modalità polemica OFF)



Personalmente conoscendo già la struttura del locale non ero preparato con l’attrezzatura adatta e mi scuso in anticipo per la qualità delle foto, tuttavia credo che anche questa volta abbiamo portato a casa qualcosa di buono.

Ma ora è arrivato il momento di parlare di musica.


Primal Fear inossidabili, devastanti, carismatici, siamo al cospetto di una band che riesce a dare la paga a nomi ben più blasonati, proponendo una scaletta sontuosa e capace di fomentare il pubblico presente in sala dalla prima all’ultima nota!


Immagine


Ralf Scheepers, è un frontman come pochi, l’ex Gamma Ray, ha sempre avuto tutta la mia stima, ed è considerata una delle migliori vocalist del genere. 

Provate (per chi non li conoscesse) ad ascoltare i primi album dei Gamma Ray con Ralf e gli album dei Primal Fear, pensate poi che sono passati ben 25 anni!


La prova dei nostri è stata perfetta, novanta minuti di carica adrenalinica, come già detto voce perfetta su ogni canzone, alchimia fra tutti i musicisti che quasi quasi, sembrava ascoltare un CD piuttosto che un live.


Immagine



Energia e melodia, cori dei presenti in sala praticamente su ogni canzone, accenno di pogo durante “Blood, Sweat & Fear” ma non solo, e poi vuoi mettere una “Under Your Spell” eseguita magistralmente capace di far venire giù anche le pareti del Legend?

La setlist alla fine risulta davvero corposa con quindici brani estrapolati qua e la dalla maggior parte degli album della discografia dei Primal Fear, in cui ovviamente non potevano mancare altri classici intramontabili come “Nuclear Fire”, “Chainbreaker” riservando il gran finale per “Fighting the Darkness” e “Runningin the Dust” destinate all’Encore.

Imponenti Primal Fear, dominatori assoluti di una notte “apocalittica”.



"Metal is Forever" ... forever ... forever ... perché deve esserci un po' di eco…

Setlist Primal Fear
Final Embrace
Chainbreaker
Blood, Sweat & Fear
Face the Emptiness
Hounds of Justice
The Ritual
Under Your Spell
Nuclear Fire
Eye of the Storm
King of Madness
The End Is Near
When Death Comes Knocking
Metal Is Forever
Encore:
Fighting the Darkness
Runningin the Dust

Band
Ralf Scheepers - Vocals,
Magnus Karlsson - Guitars,
Alex Beyrodt - Guitars,
Tom Naumann - Guitars,
Francesco Jovino - Drums,
Mat Sinner - Bass & Vocals


Cosa si poteva chiedere di più ad una serata come questa?
Ovviamente una band di supporto capace di scaldare il pubblico prima degli headliner.

Ora, definire i Riot V una “semplice” band di supporto proprio non ci riesco!


Per raccontare la storia della band statunitense nata a metà ani ’70 non basterebbero un articolo di dieci pagine, i Riot V hanno scritto pagine gloriose dell’Heavy Metal negli anni ’80 e non a caso questa sera al Legend Club di Milano parecchia gente (quella più datata, fra cui chi vi scrive) era presente anche e soprattutto per la band di New York.

Immagine



La setlist proposta è una scaletta onesta, la band si è cimentata maggiormente su brani tratti dall’ultimo convincente album “Armor of Light” e da un classico degli anni ’80 il glorioso “Thundersteel”.


Da soli questi due album hanno portato in dote be sette brani, le rimanenti canzoni sono proposte dal recente “Unleash the Fire”, e per la serie non esiste futuro senza passato, arriva direttamente dal 1981 la gloriosa “Swords and Tequila” tratta da “Fire Down Under” e l’intramontabile “Warrior”, doveroso omaggio alla band che nel 1977 pubblicava il suo primo album “Rock City”.

Arrivati a questo punto non può mancare un certo magone e credo non sarebbe normale se ciò non accadesse.

Immagine



Inutile sottolineare come il pubblico abbia fatto sentire il suo calore e la sua vicinanza (in tutti i sensi) ai Riot V, quando si accendono ile luci, rimane la consapevolezza di aver assistito ad un concerto che rimarrà indelebile nella mente di chi c’era, e la certezza che solo dieci canzoni per i Riot V non posso bastare.

Setlist Riot V
Victory
Flight of the Warrior
Johnny's Back
Caught in the Witches Eye
Bloodstreets
Take Me Back
Angel's Thunder, Devil's Reign
Swords and Tequila
Warrior
Thundersteel

Band
Don Van Stavern - bass guitar
Mike Flyntz - guitars
Todd Michael Hall - vocals
Frank Gilchriest - drums
Nick Lee - guitars


Conclusioni:
Buona fortuna al nuovo Legend Club sono certo che questa sia la strada giusta e i prossimi live presenti in tabellone ne sono la testimonianza!

Un grazie speciale alla Truck Me Hard e Pamela Piccolo per la collaborazione.

CLICCA QUI PER VEDERE IL REPORT FOTOGRAFICO COMPLETO

PROFILO INSTAGRAM METAL.IT

Immagine
Report a cura di Fabio De Carlo

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per questo concerto! Vuoi essere il primo?