(10 maggio 2003) Dismember + Infernal Poetry + Captivus Diaboli - 10 Maggio 2003 - Siddartha, Prato

Info

Provincia:non disponibile
Costo:non disponibile

Una serata attesa dal sottoscritto da ben 11 anni, da quella maledetta data romana del tour Napalm Death - Obituary - Dismember che fu annullata sul posto per inagibilità del "locale", ovvero l'ex mattatoio di Testaccio, adatto forse per il nome ma non certo per le norme di sicurezza di un qualsiasi edificio. Il veto, fermo e deciso, fu posto dal gruppo di Birmingham che si rifiutò di dare il via allo show e così un giovane Graz dovette tornarsene a casa, contento di aver conosciuto le tre storiche bands del death metal nel loro momento massimo di fama e popolarità, ma triste per aver dovuto saltare la loro esibizione.

"Ma sì, li vedrò il prossimo anno dai, non facciamone una tragedia!". Undici anni precisi sono dovuti passare da quel giorno prima di poter vedere i Dismember salire su un palco (per Obituary e Napalm Death ne sono bastati la metà)...e finalmente la leggenda dell'alone di sfiga che mi circonda è stata sfatata, ma andiamo con ordine.

In viaggio con Francesco "HWQ" Bucci alla volta di Prato con le partite alla radio, tra una bestemmia e l'altra per una disastrosa giornata di fantacalcio, e dopo una breve sosta a Firenze per i rituali rifocillamenti, arriviamo in quel di Prato verso le 21.35 e giunti davanti al Siddartha non possiamo che notare la desolazione del posto...nessun metallaro presente, nessun gruppo o comitiva...

"Avranno annullato anche questo concerto", azzarda Francesco. Io sudo freddo ma sto zitto e tiro avanti verso il locale. Fortunatamente una volta giunti nell'area antistante vediamo la rampa con diverse persone in attesa di entrare. Ok, sospiro di sollievo, il concerto è confermato.

Stemperando la tensione ed il nervosismo con alcuni celebri personaggi della chat di metal.it (l'onnipresente Testament, Invictus, Dark Mayhem e tutti gli altri che saluto), finalmente le porte si aprono e dopo tanti anni riesco a vedere il famoso Siddartha: un posto piccolino ma accogliente, forse non perfetto per i concerti di un certo livello ma comunque apprezzabile e confortevole.

Dopo pochi minuti si parte finalmente col concerto e salgono sul palco i campani Captivus Diaboli: purtroppo il pubblico è ancora carente ma il gruppo dà tutto se' stesso e pigia sull'acceleratore del loro death metal tecnico. Solo tre brani offerti al Siddartha, di cui il primo particolarmente coinvolgente, e comunque una buona prestazione che ha visto i suoi momenti migliori nei brani più diretti e con meno fronzoli.

Stesso discorso per gli Infernal Poetry, band dedita ad un death metal decisamente intricato e dalle complesse costruzioni, caratterizzata da un ottimo impatto e come detto da un livello tecnico molto alto. Gli Infernal Poetry sanno reggere bene il palco, offrendo uno spettacolo intenso e frenetico, ma anche in questo caso a rendere meglio sono i pezzi lineari e più furiosi, mentre altri brani più conditi da virtuosismi risultano forse troppo ostici, soprattutto in un'ambientazione live, ma che comunque rimangono molto apprezzati da un pubblico più che soddisfatto dall'impeccabile prestazione dei nostri.

E finalmente....FINALMENTE CI SIAMO.
Il momento è topic...solo la tenda del palcoscenico mi divide dai miei amati Dismember; li sento, sono là dietro che si muovono, stanno salendo...cavolo, aprite quella maledetta tenda, fatemeli vedere!

Pochi secondi...et voilà, eccoli, sono loro, ed il primo infarto della serata arriva prima che loro inizino a suonare. Mi trovo infatti di fronte ai 4/5 della line up originale, visto che al basso c'è Richard Cabeza, il figaccione dei Dismember, l'idolo delle ragazzine, sostituito nell'ultimo disco da Sharlee D'Angelo. Beh, rivederlo di nuovo nella band mi fa piacere come rivedere un vecchio parente...e la prima gioia è andata!

Ma siamo solo all'inizio e "Dismembered", tratta dal primo album, ci introduce nel girone infernale dei cinque di Stoccolma: mi giro un secondo e finalmente vedo un locale pieno ed in completa agitazione, giusto in tempo per resistere al pogo scatenato che scatta in occasione della ferale "Soon to Be Dead".
"Mio Dio, non ci credo, due pezzi dal primo disco!" ma sono solo uno sciocco, a fine spettacolo saranno ben cinque gli estratti da "Like an Ever Flowing Stream", magia dei Dismember!!!
Si prosegue con "Casket Garden" dal successone "Massive Killing Capacity" per poi ripiombare nella bestialità di "Bleed for Me" e non possiamo che ammirare sia il chitarrista David Blomqvist, una montagna di due metri, sia il nuovo entrato Martin Persson, sicuramente un bravo chitarrista di ottimo impatto e forse l'elemento più tecnico della band.

A proposito di tecnica, il batterista Fred Estby, fondatore della band, sembra fermo ai demo dei Carnage del 1988, visto che non sembra migliorato affatto. Legnoso come una sequoia secolare, il buon Fred mostra una tecnica decisamente approssimativa e...è bello così! E' giusto, viva il becer death metal! Promosso non foss'altro per le facce stupidissime che fa mentre suona e per il cappellino da baseball che nasconde una capoccia ormai rasata: i tempi da Gesù Cristo sorridente sulla croce sono lontani.

Matti Karki è in formissima...solo alla voce però, fisicamente la birra ha fatto i suoi effetti, la "panza" è ormai prominente ed un folto barbone nasconde un viso angelico da bimbo che il buon Karki ha sempre posseduto. Al contrario, sul palco sembra un demone invasato, stringe mani a più non posso, corre, si agita ed incita la folla. Non si ferma, presenta i pezzi con grande carisma, fa battute maligne e lo show prosegue con "Of Fire", "Skinfather" (esaltazione massima!) e "I Saw Them Die", fino a giungere a "Misanthropic": "vi svegliate mai con la voglia di uccidere qualcuno? Beh io tutti i giorni, ed è per questo che ho scritto questo brano". Imperdibile.

Quando penso di essere giunto all'apice del godimento, Matti vuole dedicare il prossimo brano a tutte le ragazze in sala...o mio Dio!!!
SKIN HER ALIVE!!! E' l'esaltazione massima, non sto vedendo una band che suona death metal, sto proprio assistendo al death metal in sè. Sono in estasi.

"Bred for War", "In Death's Sleep" e la marziale "Hate Campaign" chiudono il concerto in una maniera spettacolare, prima del bis finale in cui i nostri vanno a ripescare dal passato una splendida "Dreaming in Red" che congeda i Dismember da un pubblico in delirio e da un Graz completamente fuso e in trance.

Voglio esplicitamente rigraziare i ragazzi di Nihil'zine, in particolare Vittorio e Luca, che non solo hanno reso possibile tutto questo ma che dopo il concerto mi hanno fatto finalmente incontrare la band, autografare i libretti e realizzare qualche foto con loro ed una breve chiacchierata. Grazie ragazzi, ave a Nihil'zine!

Felice come una pasqua, verso le 2 insieme al mitico Franzi mi rimetto in viaggio alla volta di Roma con un sorriso a 54 denti ed un pensiero fisso in testa:
"Minchia, ma quanto è figo Richard Cabeza???"

Report a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per questo concerto! Vuoi essere il primo?