(21 febbraio 2008) Uli Jon Roth - 21 Febbraio 2008 (Go West Saloon, Roccaforzata TA)

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Provincia:TA
Costo:non disponibile
(di Metalmazza) – Nel grande universo dell’hard rock, la vita e la carriera di Uli Jon Roth risultano di certo tra le più affascinanti ed esaltanti. La sua avventura come musicista, iniziò nei primi anni settanta entrando a far parte dei Dawn Road.
Nel 1973, venne reclutato dagli Scorpions per sostituire Micheal Schenker. Con la band di Klause Meine e di Rudolf Schenker incise cinque album, “Fly To The Rainbow” nel 1974, “In Trance” nel 1975, “Virgin Killer” nel 1976 e “Taken By Force” nel 1977. Con “Tokyo Tapes”, album live pubblicato nel 1978, gli Scorpions raggiunsero il momento più alto della propria carriera vendendo circa un milione di copie. Insoddisfatto del proprio ruolo, Roth lasciò gli Scorpions dando vita agli Electric Sun liberando in “Earthquake” (1979), “Firewind” (1981) e “Beyond The Astral Skies” (1985), lo stile personale palesemente ispirato a Jimi Hendrix.
L’anima del musicista, venne colpita nell’Aprile del 1996, quando morì suicida la propria compagna. Le successive composizioni furono tutte dedicati a lei, in particolare “Requiem For An Angel” del 1998.

L’Italia è uno dei luoghi che il buon Uli ha sempre adorato in modo particolare. Il Go West Saloon di Roccaforzata in provincia di Taranto, ha avuto l’onore di ospitare la sua arte ed il suo talento, nel breve tour che all’inizio di quest’anno ha visto il chitarrista teutonico esibirsi nel nostro paese. Il clima è caldo ed avvolgente, l’organizzazione è pressoché perfetta e la location si dimostra particolarmente adatta per ospitare l’evento.
Applausi scroscianti e tanto calore, accolgono l’ingresso di Uli Jon Roth. Molti dei fan presenti, vedono per la prima volta nella loro vita l’ascia teutonica dopo anni di attesa. La commozione diventa un’emozione predominate in Uli Jon Roth, sorpreso dal grande affetto della gente del Sud Italia. Roth ringrazia con stile ed eleganza, poi abbraccia la sua chitarra e da il via al proprio spettacolo, districandosi tra splendidi brani strumentali ed alcuni brani di Jimi Hendrix.

Il suo grande carisma viene trasmesso al pubblico presente.
La sua giacca di velluto rosso fuoco, la sua bandana verde luccicante ed il suono che si diffonde dalla sua chitarra, tutto ha il sapore di un grande rock d’annata. Con una facilità estrema Roth suona la propria chitarra, la cosa che impressiona maggiormente, è come le cose più complicate gli riescano con estrema semplicità.
E’ stupefacente la sua tecnica, l’ascia tedesca disegna armonie estasianti, spaziando tra i diversi periodi che hanno forgiato la sua carriera, partendo dagli Electric Sun, fino a giungere alla splendida “Polar Night” degli Scorpions, alternando momenti strumentali dal sapore classico, a momenti di blues e fusion, ritmi particolarmente esaltanti, ad attimi di grande intensità e di forte ispirazione.
E’ una miscela di generi e stili diversi, il suo marchio di fabbrica però resta comunque inconfondibile.
Dopo uno strumentale avvolgente ed una rivisitazione personale dell’inno americano, Uli Jon Roth conferma il proprio amore per la musica di Jimi Hendrix suonando brani celebri come “Round House Blues” e “Little Wing” (tratta dall’album “Axis Bold As Love”.).

Roth è visibilmente emozionato, ma l’emozione è presente in tutto il Go West Saloon. Il pubblico di Taranto saluta uno dei personaggi più importanti della storia del non solo dell’Hard Rock, ma della musica.

Un plauso è doveroso porgerlo nei confronti dell’organizzatore, Ciccio Nigro, per il grande lavoro e per l’organizzazione impeccabile.

Articolo a cura di Metalmazza
Report a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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