(04 marzo 2008) Megadeth - Alcatraz (MI) 04 marzo 2008

Info

Provincia:MI
Costo:non disponibile
Condannarli o ringraziarli?
E’ questa la prima domanda che ci siamo posti alla fine del concerto.
Ma procediamo con ordine.


All’uscita dal lavoro siamo stati apostrofati dal capo il quale, dopo averci ritardato la partenza allungandoci la riunione, ci ha chiesto:
“Ma che cosa ci andate a fare a Milano a vedere un gruppo che conoscete solo voi due?”
In verità erano mesi che ne parlavamo ed attendevamo con trepidante attesa l’arrivo di Mustaine e dei suoi Megadeth.
Il nostro ingresso in sala è salutato dagli Evile, thrash band inglese, che accompagna in questo Tour la band americana, presentando il nuovo lavoro “Enter the Grave”, album d’esordio con la Earache Records, leggendaria casa discografica che ha dato i natali a gruppi come Morbid Angel, Napalm Death, Municipal Waste e Carcass.
Sono le 21.15: le prime note del pezzo di apertura del nuovo album, Sleepwalker, riscaldano le orecchie dei circa 2500 fans presenti all’Alcatraz, in barba ai pochi intimi che avrebbe voluto il nostro capo.
Rispetto alla line-up che ha registrato United Abomination, la sorpresa è la presenza di Chris Broderick alla chitarra recentemente giunto in sostituzione di Glen Drover (fratello di Shawn, il batterista) costretto, per motivi personali, ad uscire dalla band nello scorso gennaio.
Di avvicendamenti intorno a Mustaine ce ne sono stati tanti in questi anni e forse si capiscono anche i dubbi dello stesso Dave sulla necessità di continuare a chiamare la band Megadeth; ma tant’è oramai questo nome è diventato un marchio di fabbrica.
Sono decisi a non dare respiro al pubblico ed ecco sparati in rapida successione, Wake Up Dead, Take No Prisoners e Skin O' My Teeth.
Ebbene si, non abbiamo resistito e, per onor di cronaca qualche minuto prima dello show, abbiamo fotografato la personale scaletta di Mustaine, privandoci forse della sorpresa di indovinare il pezzo successivo ma, perdonateci, la curiosità era troppa.
Quanti pezzi storici vorranno regalarci in questa notte meneghina?
Questi primi brani sembrano parlare chiaro 1 pezzo del nuovo album e 3 di quelli vecchi.
E’ questo il magico schema preparato da Dave.
E allora? ”Abracadabra” … che magia sia!
Washington Is Next, Kick The Chair, In my Darkest Hour e Hangar 18
Non abbiamo un attimo di tregua, fatta eccezione per “In my darkest hour”.
Dobbiamo riconoscere che è la scaletta che avremmo voluto sentire. Un pezzo dietro l’altro, senza una pausa e lasciandoci il tempo di rifiatare solo per quell’attimo necessario a capire di quanti anni indietro siamo tornati.
Peace sells … Rust in peace, Countdown to Extinction, So Far, So Good... So What, le pietre miliari della storia dei Megadeth ma anche brani tratti da The System Has Failed e Youthanasia.
Friedman ed Ellefson sono un ricordo e la presenza dei nuovi elementi poco ci fa notare la loro assenza. Bella l’energia e gli assoli di Broderick che poco si discosta dalle melodie “solistiche” cui Friedman ci aveva abituato. Preciso ma più compassato LoMenzo, un pezzo di Italia nei Megadeth, come avrà a dire in seguito Mustaine. Shawn alla batteria “costruita intorno a lui” è il più presente nell’impianto sonoro, regalandoci la doppia cassa che tanto mi è piaciuta nell’ultimo lavoro del gruppo.
E’ il momento delle prime parole di Dave spese per presentare uno dei brani più significativi del nuovo album, quel United Abomination che ci ha riportato ai momenti più prolifici della band e cioè a cavallo di quei due album epici quali appunto Peace sells e Rust in Peace da cui ha raccolto molte delle sonorità dell’ultima uscita discografica.
Dicevamo due parole spese per Gears of War, gioco di guerra della Xbox. Non è tenero Dave con la guerra ed in tutto il nuovo album lo denuncia.
Fin dal giorno che avevamo visto la data del concerto milanese avevamo scommesso su quella che avrebbe potuto essere una certezza. Sarà un duetto quello che ascolteremo con A Tout Le Monde? Il brano originale, presente in Youthanasia, è stato ripubblicato dal gruppo col nuovo album impreziosito dalla presenza della cantante milanese dei Lacuna Coil, Cristina Scabbia.
Ed eccola la nostra Cristina sbucare sul palco ed affiancare Dave in questo attesissimo duetto. Ma che strano, la vediamo ma non la sentiamo. Beh, il mixerista alzerà sicuramente il volume. Beh ragazzo, datti da fare siamo già a metà pezzo ed ancora non abbiamo sentito una sola parola uscire dalle casse. Eppure Cristina urla, si vede che canta. Ma non si sente.
Incredibile è finito il pezzo e la performance di Cristina è stata uguale a zero. Neanche una frase. Tutta questa attesa vanificata da un microfono spento!
Incredibile. Inaudito per certi versi.
Qualche disappunto serpeggia tra il pubblico, ma è un’attimo. L’ondata è ripartita: Tornado of soul ed Ashes In Your Mouth.
Che i Megadeth vogliano farsi perdonare?
Non si risparmiano di certo i 4 ragazzi. Ancora dal nuovo album ecco Burnt Ice e poi, in rapida successione, Symphony Of Destruction, Trust e Peace Sells.
Impossibile restare fermi, ancora meno tenere chiusa la bocca! E’ all’unisono tutto l’Alcatraz accompagna Dave.
Peccato, l’aver letto in anticipo la scaletta ci fa capire che il prossimo sarà l’ultimo pezzo.
A allora fuori tutto il fiato e ricordiamo a Mustaine che Holy Wars… ci fa ancora piacere ascoltarla anche a distanza di così tanti anni!
Sono le 22.40 l’eco delle ultime note si sono appena infrante sulla folla in delirio. La band è ancora sul palco e sta ricevendo urla e applausi, ricambiando questi ultimi e soffermandosi a lanciare plettri, bacchette e polsini ai fans.
Peccato per l’acustica, bella e potente la batteria, regolare il basso ma qualche lacuna di troppo sulle chitarre. La voce di Mustaine andava e veniva in continuazione senza parlare della totale assenza di Cristina in A Tout le monde.
E qui ritorniamo alla domanda in apertura: condannarli o ringraziarli?
La risposta la riprendo dal tuo ultimo pezzo: … “Mercy (killings) Dave”

SETLIST:
01. Sleepwalker
02. Wake Up Dead
03. Take No Prisoners
04. Skin O' My Teeth
05. Washington Is Next
06. Kick The Chair
07. Darkest Hour
08. Hangar 18
09. Gears of War
10. A Tout Le Monde (feat. Cristina Scabbia)
11. Tornado
12. Ashes In Your Mouth
13. Burnt Ice
14. Symphony Of Destruction
15. Trust
16. Peace Sells
17. Holy Wars
Photo by Maurizio "Hairwind"
Report a cura di Maurizio 'hairwind' Zanna

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 25 mar 2008 alle 01:06

Anche se sono indubbiamente un pò arruginiti restano pur sempre i Megadeth Ovvero, ci resta pur sempre il grande Dave Mustaine. Album come Peace Sells e Rust in peace credo che gli diano le loro dovute rendite e Mustaine resta sempre e comunque un mito !!!!...mohamed

Inserito il 19 mar 2008 alle 14:17

Evile inutili come su disco, mentre delle 3 volte che ho visto i Megadeth questa è stata senza dubbio la peggiore.