Jorn - Lonely Are The Brave

Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:45 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. LONELY ARE THE BRAVE
  2. NIGHT CITY
  3. WAR OF THE WORLDS
  4. SHADOW PEOPLE
  5. SOUL OF THE WIND
  6. MAN OF THE DARK
  7. PROMISES
  8. THE INNER ROAD
  9. HELLFIRE

Line up

  • Jorn Lande: vocals
  • Tore Moren: guitars
  • Jorn Viggo Lofstad: guitars
  • Sid Ringsby: bass
  • Willy Bendiksen: drums

Voto medio utenti

Ennesimo studio album per il talentuoso singer norvegese Jorn Lande, e ancora una volta non posso che confermare quello che da anni dico a suo riguardo. Jorn è indubbiamente uno dei singer più incredibili del panorama metal degli ultimi anni, un concentrato di David Coverdale e Ronnie James Dio da far letteralmente rizzare i capelli, eppure come songwriter non vale un granché. Il sottoscritto lo apprezzò nei primi lavori, soprattuto "Worldchanger", ma forse accadde più che altro perchè il mondo non lo aveva ancora visto in azione coi Masterplan. Già, perchè quanto fatto con la band di Roland Grapow prima, e con gli Avantasia di Sammet dopo, rasenta l'assoluta perfezione. E come non parlare dei due superbi lavori in compagnia di Russel Allen?
Nella dimensione solista, senza potersi avvalere dei navigati compositori di qui sopra, la sua musica è destinata a navigare in un'aurea mediocritas che alla lunga non può che stufare un ascoltatore costantemente alla caccia di emozioni forti.
Intendiamoci: non che "Lonely are the brave" o "War of the worlds" siano brutti pezzi. Sono delle belle mazzate hard and heavy di cui senza dubbio il buon Ronnie James (uno che non tira fuori un disco decente da anni, per fortuna che si è riunito ai Black Sabbath!) andrebbe fiero. Il problema è che alla lunga sono tutte uguali! Tutto il disco scorre avanti così, per quarantacinque minuti interi in cui l'ugola di Jorn si staglia imperiosa su rocciosi mid tempos alla Dio/Rainbow... bello il primo, bello il secondo, bello il terzo, ma non arriva mai quel guizzo, quell'intuizione vincente che può farti veramente rizzare le antenne...
A ben guardare, questo è il lavoro più duro di Lande, quello in cui la componente hard rock è stata più sacrificata, e forse questo un po' pesa sul risultato finale. Ad ogni modo, coloro che amano il genere e che hanno apprezzato la produzione precedente del norvegese, troveranno "Lonely are the brave" un lavoro eccellente. Per quanto mi riguarda, io continuerò ad ascoltarmi all'infinito la parte finale di "The scarecrow"... ci si vede al Rockin' Field!
Recensione a cura di Luca Franceschini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 lug 2008 alle 10:04

Confermo... Jorn è un grande interprete ma un mediocre songwriter!!! Questa commistione tra hard/heavy/aor... sa di indecisione... non riesce a dare carattere alle sue composizioni.

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