Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:52 min.
Etichetta:Century Media
Distribuzione:Emi

Tracklist

  1. NEW DESIRE
  2. BLOODSONG
  3. EMBRACE THE NOTHING
  4. THIS BLACK AND ENDLESS NEVER
  5. ISOLATION (THE LONELINESS IN DECEMBER)
  6. THE ENDLESS FALL
  7. BLACK AND HOLLOW
  8. EXECUTION STYLE
  9. I AM LIES
  10. PUBLIC FAILURE NUMBER ONE

Line up

  • Mikkel Sandager: Vocals
  • Jakob Mølbjerg: Guitars
  • Martin Buus Pedersen: Guitars
  • Morten Sandager: Keyboards
  • Mike Park Nielsen: Drums
  • René Pedersen: Bass, Vocals

Voto medio utenti

Ok...ricapitoliamo un attimo per i più distratti la storia dei Mercenary in breve.
Il gruppo danese parte con un death metal ordinario ma tutto sommato ben suonato, poi impazzisce e nel secondo disco crea un capolavoro a nome "Everblack" che non è più death metal ma un misto tra un heavy oscuro, alternanza di voce death e pulita, entrambi maschili, con qualcosa di progressivo ed, ovviamente, estremo, retaggio di un passato recente.
Il disco fa il "botto", li nota la Century Media e finalmente (per loro) smettono di incidere per etichette piccole e mal promosse; ovviamente la tentazione di commercializzarsi ed affidarsi ad un sound molto più orecchiabile è forte e la band cede: "11 Dreams" è un buon disco, ma molto meno fresco e spontaneo del precedente. Le cose vengono riequilibrate dal successivo "The Hours That Remain" che è la fotocopia fatta meglio di quello prima, più armoniosa e sicuramente realizzata con maggior calma e savoir-fair.
Arriviamo quindi ad "Architect of Lies"...che è la fotocopia della fotocopia.
I Mercenary avendo trovato la formula dell'oro non la mollano più: classe ce n'è in abbondanza, manierismo a quintalate e stessa formula ripetuta all'infinito, in questo caso per tutti e dieci i pezzi che compongono il cd.

Come reagire a questo punto? Se fate parte della schiera di ascoltatori che dopo un po' si stancano di vedersi propinata la solita ottima solfa, allora i Mercenary sicuramente vi sono venuti decisamente a noia; se al contrario, come al sottoscritto, vi basta che ci sia elevata qualità musicale ed ottima produzione, allora come è logico ancora una volta la band danese ha colpito nel segno, avendo effettuato una pedissequa prosecuzione nello stile e nella qualità del songwriting come avviene da diversi anni a questa parte.

Tanta melodia, tanti bei riffs sempre divaganti dal thrash fino a soluzioni classicheggianti, cori e controcori al massimo della maniacalità per armonizzazioni e soluzioni...insomma i soliti, banali, entusiasmanti Mercenary.
"I Am Lies" esalta, così come "Bloodsong" e la bellissima "Embrace the Nothing", uno dei migliori episodi del cd, non possono non piacere sebbene sia sempre la stessa solfa proposta dai Mercenary.
Bravi e basta, ma chi ve lo fa fare di cambiare finchè, come Locatelli, fate le cose per bene?




Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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