Scalplock - Spread The Germs... Over The Human Worms

Copertina 5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:37 min.
Etichetta:Cacophonous

Tracklist

  1. ENCLOSED
  2. ALIENATED
  3. PEDAGOGY FOR THE OPPRESSED
  4. EVER ELUDING PROMISE
  5. I CONFORM
  6. ALL IN THE PAST
  7. CEREBRAL CRAWL
  8. COUNTERWORKS
  9. MASS MALAISE
  10. TWO FEET DOWN WITH THE WORLD TO GO
  11. ANIMATED CAPITALISM
  12. SPREAD THE GERMS
  13. COMMITTED
  14. DISTORTED MIND
  15. HYPERBOLE
  16. THE REAPING TIME HAS COME
  17. PROTAGONIST
  18. FUGITIVE
  19. SAFE IN NUMBERS
  20. NO NAME
  21. SELECT
  22. ENSORCELL
  23. STRUCTURE
  24. HELPLESS
  25. CORRUPT
  26. A SILENT MOMENT
  27. CONTRIVE
  28. DISCONNECT
  29. SEETHE
  30. ADAMANTINE STARS

Line up

  • Pete: guitars, vocals
  • Martin: drums
  • Gorkus: bass

Voto medio utenti

AVVERTENZA: qui si parla di grindcore, un concentrato di grind e hardcore/punk del più grezzo possibile, quindi se trovate ridicoli ed inascoltabili Anal Cunt et similia premete pure il tasto "Indietro" del vostro browser e andate a leggere la prossima recensione. Detto questo, il disco degli Scalplock non mi è piaciuto quasi per niente! Pur con tutti gli sforzi che ha fatto il gruppo per rendere i pezzi un pò vari e distinguibili tra loro, inserendo brevi intro di chitarra o basso qua e là, purtroppo l'album resta di un piattume sconvolgente. Ci troviamo i soliti "ta-ta-ta" o "tu-pa-tu-pa-tu-pa" di batteria (spero di aver reso l'idea!) e la solita voce in screaming urlacchiato che rende anche l'identificazione di qualche parola dei testi una vera impresa. E questo è veramente un peccato, visto che proprio per la prima volta ci troviamo di fronte a dei testi politicamente impegnati e non banali. Come scritto nel booklet gli Scalplock nelle canzoni denunciano lo strapotere mondiale degli USA e di Israele, soprattutto nelle loro politiche di neo-colonialismo che tendono ad annullare l'umanità e la dignità delle persone, come ad esempio negli ultimi anni in Palestina. Sono temi scottanti, che si possono condividere o no... ma fa comunque piacere vedere che vengono trattati almeno da qualcuno, piuttosto che parlare sempre di mutilazioni, squartamenti vari, e riferimenti al sesso più beceri che si può. Per tornare alla musica, il vecchio retaggio degli Scalplock come gruppo punk si sente, eccome! Ma i pochi riff interessanti che introducono alcune canzoni, vengono irrimediabilmente distrutti all'attacco del pezzo, e a forza di fare skip si arriva presto alla fine dell'album, anche se in tutto i brani sono 30 per una durata di poco più di 35 minuti! Alla fine, cosa posso dire? Magari potrebbe essere un album adatto per fare casino ad una festa, per stupire gli amici poppettari, ma visto che comunque non lo regalano nei negozi di dischi ne consiglierei solo l'acquisto a chi non può assolutamente vivere senza il grind.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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