Copertina 9

Info

Past
Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2002
Durata:57 min.
Etichetta:My Kingdom Music
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. MY ANGEL
  2. MAD MAN
  3. ETERNITY (DRUMS OF DEATH)
  4. INTRO
  5. FIRE EYE (KILL YOU)
  6. LOVE LETTER
  7. FROZEN (2002)
  8. MY ANGEL (SIGNAL KREM REMIX)
  9. THE SOUL IS IN THE DARK SIDE (PT.1)
  10. THE SOUL IS IN THE DARK SIDE (PT.2)
  11. OUTRO

Line up

  • Jo-Inge Slangsvold: vocals
  • Oyvind (Rym) Trinborg: guitars

Voto medio utenti

I Crowhead sulla carta sono dei debuttanti ma la verità è che il nocciolo della band è formato da un duo norvegese, ovvero Jo-Inge Slangsvold alla voce e Rym Trinborg alle chitarre, già entrambi nella cult band dei ninenties Shadow Dancers oltre che nei Ragnarok (Rym). Per il disco i due si sono serviti di alcuni ex membri degli Apoptygma Berzerk. Ebbene qui ci troviamo di fronte ad un Gothic Metal a tinte Dark con soffuse e progressive melodie, con una voce stupenda e dotata di un incredibile lirismo che riesce a descrivere con intensità i diversi stati d’animo che si riscontrano nel disco. L’opener “My Angel” ci porta dalle parti dei Tiamat di “A Deeper Kind Of Slumber” mentre la seguente “Mad Man” ci riporta ai Sundown di “Glimmer” e via via che il disco scorre ci si trova di fronte ad echi di cose fatte dai Sister Of Mercy, Theatre Of Tragedy e Crematory mentre in altre parti l’elettronica dona quel mood “ballabile” che rimanda ai Danse Macabre di “Eva”. Un disco quindi che fonde il gothic metal con la dark-wave e lo condisce di elettro-dark. “Frozen” ti prende e ti conquista ascolto dopo ascolto, un valzer delle ombre fatto d’eleganza e stile, di velluto e merletti. Arrangiamenti sopraffini e una produzione davvero eccellente non fanno altro che esaltare le composizioni e la loro verve oscura e decadente, ricche d’atmosfera e di pathos emotivo. Il disco non ha un solo momento di stasi o cadute di tono. Notevole è anche l’artwork del digipack che contiene anche alcuni remix tra cui quello di “My Angel” ad opera dei due sessionist e il remix delle due parti di “The Soul Is In The Dark Side” ad opera di Sebastian Komor degli Icon OF Coil. I tre remix in questione rompono un po’ l’atmosfera dei pezzi veri e propri spostando la proposta verso coordinate ora più industrial e ora più techno. Questo disco mi ha letteralmente conquistato per la sua bellezza, classe e raffinatezza. A volte non c’è bisogno di fare tante parole, basta la semplicità di un’espressione del tipo: “Troppo bello!!!”. Ecco, veramente troppo bello; fatevi un bel regalo per Natale e compratevi questo disco. E questo è un ordine!
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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