Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:65 min.
Etichetta:Zoom Club

Tracklist

  1. IT COULD BE THE FEVER
  2. I KNOW TROUBLE WHEN I SEE IT
  3. NEW ORLEANS LADIES
  4. GET IT RIGHT THE FIRST TIME
  5. CRYING INSIDE
  6. MYSTERY
  7. ROLL AWAY THE STONE
  8. SLOW BURN / COOKING WITH LE ROUX
  9. LET ME BE YOUR FANTASY
  10. BACK TO THE LEVEE
  11. TAKE A RIDE ON A RIVER BOAT
  12. WAITN’ FOR YOUR LOVE

Line up

  • Jeff Pollard: lead vocals, guitar
  • Tony Haselden: guitar
  • Leon Medica: bass
  • David Peters: drums
  • Rod Roddy: keyboards
  • Bobby Campo: percussion

Voto medio utenti

Pantaloni a zampa d’elefante, capigliature alla “Starsky & Hutch”, è sufficente osservare le foto di copertina per collocare nel tempo questa pubblicazione. Siamo esattamente nel lontano 1980 e la band in questione è quella dei Le Roux, esponenti del filone hard rock melodico estremamente vitale in quegli anni negli States. Formatisi nel 1975 come Jeff Pollard Band, provenienti da Baton Rouge, Louisiana, colsero la loro grande occasione un paio d’anni dopo, quando il bassista e produttore Leon Medica riuscì a strappare un contratto con la Capitol. Ribattezzatisi “Louisiana Le Roux” incisero due albums orientati verso il pop-rock leggero ed un terzo (“Up”) che definì meglio le svariate influenze dei musicisti, dal blues al funk, dal r&b alle radici cajun, entrando di diritto nella scena Aor americana. La presente ristampa riguarda il live registrato a Washington all’indomani della realizzazione del terzo lavoro, il periodo migliore di questo gruppo. I loro più importanti hits sono presenti in scaletta, da “Let me be your fantasy” a “Get right the first time” ed ancora “Crying inside” e “Waitin’ for your love”, tutte canzoni che possono essere considerate oggi dei classici del melodic rock. Per cui, oltre ad un buon disco dal vivo, l’uscita funge da esauriente antologia per chi vuole riscoprire una formazione magari non di primissimo piano ma certamente interessante in quest’ambito. Da segnalare, perché ottima, la lunga jam “Slow burn / Cooking with Le Roux” dove a seguito del brano funkeggiante parte una estesa coda nella quale ogni musicista si esibisce in solismi di presentazione, un classico dei concerti dell’epoca. Una piccola osservazione personale: è in costante crescita l’attività delle label nel rispolverare vecchi dischi e gruppi ormai quasi dimenticati, questo volgersi troppo spesso al passato potrebbe significare che il presente non è roseo. Comunque “Higher up” resta un dignitoso prodotto per gli appassionati di storia del rock.

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