Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2007
Durata:46 min.
Etichetta:Black Havoc
Distribuzione:Hardebaran

Tracklist

  1. ENDING
  2. DECREASING PLEASURE
  3. INVOLVED
  4. BETTER UNBORN
  5. DEAD FOR BROUGHT DEATH
  6. IDENTICAL BEGINNING TO THE END
  7. INTO THE BLACK VOID (SEA OF VACOUS HULLS)
  8. LATE

Line up

  • Aiwass: drums
  • Carnifex: keyboards
  • Vastator Mentis: vocals
  • Dei Nuntius Mortis: guitars
  • Vexator: bass

Voto medio utenti

Sono nuovamente qui, fieri ed impettiti, quasi schifati e ossessionati da tutto quello che li circonda, e vengono qui urlando proprio per dircelo in faccia, sto parlando dei Disguise, un nome un programma. Mi sono letteralmente perso nelle trame di Human Primordial Instinct quando uscì nel 2003, con quel suo fascino perverso fatto di oscuro e potente Black/Death Metal sinfonico, una furia che portava via tutto senza lasciare speranza alcuna. Sono passati ben quattro anni da quel periodo, ma nulla sembra essere cambiato in questa band nostrana. La convinzione nei confronti dei propri mezzi è palese e arrogante, ed emerge con foga ed entusiasmo in questo nuovo Late, un disco che parte esattamente da dove si era concluso il precedente. Le armi si sono affinate lasciando maggiore spazio all'influenza più tipicamente Death Metal, ma niente paura perchè le linee melodiche e gli arrangiamenti di tastiera alla Dimmu Borgir periodo Spiritual Black Dimension sono sempre presenti, come non chiamare in causa Into The Black Void e Decreasing Pleasure. Canzoni dove la componente sinfonica e quella più fisicamente Metal convivono alla perfezione, donando grande dinamismo e potenza. I Disguise targati 2007 sono un gruppo affiatato e deciso, che è riuscito a cogliere il meglio dal passato per poterlo rileggere in chiave contemporanea aggiungendo qualcosa di nuovo senza per questo snaturare il loro tipico trademark. Come lo vogliamo chiamare? Black Metal, Death Metal... fate prima a fare come volete, ma resta il fatto che siamo dinanzi un concentrato di potente e sulfureo Metal estremo suonato e composto con classe e maturità, Better Unborn e la title track ne sono gli ulteriori esempi. Quello che però alla lunga forse affascina di più della loro proposta risiede in gran parte anche nel concept, sempre in bilico fra autodistruzione, perversione e un che di filosofico che rimanda direttamente a Nietzsche, la follia allo stato umano.
Un ritorno veramente gradito e sopra le linee questo Late, che tanto per metterci la ciliegina sulla torta si avvale anche di un artwork veramente efficace e bello, avanti così.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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