Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2007
Durata:42 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. KING
  2. TAKE BACK YOUR SPELL
  3. FORGOTTEN LAND
  4. SCARY ZONE
  5. CHILDREN OF LIES
  6. BREAK ALL THE WELDS
  7. GOLDEN EMPIRE
  8. PRIMITIVE CHAOS
  9. BREATHE
  10. BOX OF ILLUSION
  11. ALMAH

Line up

  • Edu Falaschil: vocals
  • Emppu Vuorinen: guitars
  • Lauri Porra: bass
  • Casey Grillo: drums

Voto medio utenti

Inevitabile il dubbio, ma è meglio chiarire la faccenda fin dall'inizio: "Almah" non è uno di quegli album solisti pubblicati come semplice pretesto per arrotondare le entrate mensili del musicista di turno. E' qualcosa di più, e forse poteva sentirsene la mancanza, se non altro per via dell'opportunità di conoscere più a fondo un'artista con diverse cose da dire, come Edu Falaschi, che probabilmente in seno alla sua band madre, gli Angra, verosimilmente non gode di tutta la libertà creativa su cui ha invece potuto contare durante la scrittura e realizzazione di "Almah", suo debutto come solista.
Solo-album come ghiotta occasione che non poteva essere sprecata, dunque, e il cantante brasiliano lo sapeva, perciò ha fatto di tutto per dare alle stampe un buon lavoro, curando attentamente tutti i dettagli.
Edu, che per "Almah" ha composto tutte le canzoni, le ha arrangiate, prodotte e cantate (potrà bastare?...), si è innanzitutto avvalso, per le registrazioni del disco, dell'aiuto di alcune altre vecchie conocenze del metal melodico di oggi, vale a dire Emppu Vuorinen (Nightwish), alla chitarra, Lauri Porra (Stratovarius) al basso e Casey Grillo dei Kamelot alla batteria. Il prodotto finale dell'unione delle forze dei signori di cui sopra, é un platter che convince dalla prima all'ultima traccia, privo di momenti di stanca o di noia, ispirato, personale, sfaccettato (la poliedricità del songwriting è forse la più evidente qualità del disco), per niente autoreferenziale, senz'altro memore dell'esperienza maturata da Edu alla corte di Kiko Loureiro e Rafael Bittencourt ma in grado di differenziarsene con personalità.
In qualche modo, infatti, l'album prende spunto dal sound degli Angra, per poi spaziare in territori nei quali Falaschi può dare libero sfogo ai propri gusti musicali, arrivando infine a una formula musicale variopinta che ha permesso all'artista brasiliano di mettere in evidenza le proprie doti canore e artistiche, le quali, secondo noi, vengono fuori in maniera anche più convincente rispetto a quanto fatto vedere dallo stesso singer in seno alla band madre. Falaschi appare infatti qui più sicuro di sé, quasi più spericolato, meno preoccupato e anzi fermamente intenzionato a vagare in ambiti musicali anche piuttosto distanti tra loro, senza il timore di disorientare schiere di fan che un'idea su cosa possa o non possa fare la propria band preferita, inevitabilmente ce l'hanno.
"Almah" sa così passare dal trascinante classic metal dell'opener "King", cantata un po' alla Russel Allen, alle toccanti ambientazioni acustiche e brasiliane della conclusiva title-track - dal mood cupo e ricco di pathos, à la Kamelot, di canzoni come "Children of lies" (peraltro dotata di un ritornello dal retrogusto maideniano) o "Golden Empire", a strutture tipiche degli Helloween, e in un certo senso vicine anche agli stessi Angra, come in "Take Back Your Spell", il tutto passando per i sapori pop-rock di una ballad come "Breathe" o attraverso le visioni tribali suggerite dalle percussioni di "Scary Zone" (peccato siano solo accennate e non si sia ampliato il discorso, perchè promettevano bene).
Certo "Almah" ben difficilmente potrà guadagnarsi la definizione di capolavoro, non propone infatti idee che faranno tremare il mondo della musica, ma non importa, perchè forse non aveva neanche l'intenzione di essere qualcosa in più di quello che è, vale a dire un album onesto e di valore non comune, che tutti i fan della buona musica non dovrebbero sottovalutare.
Insomma, proprio una bella sorpresa.
Recensione a cura di Enzo Pignataro

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.