Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:30 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. FUCK WHAT YOU SAY
  2. ALL OUT WAR
  3. PUSSY GALORE
  4. UNITED UNDERGROUND
  5. MINOR OFFENCE
  6. LOCKDOWN
  7. BEAT AROUND THE BUSH
  8. EMONATION
  9. COURSE OF ACTION
  10. A WIDER SHADE OF PAIN
  11. GLASSJAW
  12. BUILT TO DESTROY
  13. AHEAD OF THE GAME

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Quinto album, se non vado errato, per i veterani danesi Barcode, ormai navigatissimi ed esperti mestieranti di un metalcore piuttosto leggero e praticamente scevro da ogni contaminazione; qui si parla di hardcore al 100%, tirato fino all’osso, composto da tempi serrati e ritmiche forsennate, voce graffiante e cori di battaglia, insomma un perfetto ed equilibrato mix tra la seria guerriglia urbana dei Biohazard ed il lato più scanzonato e “caciarone” dei Sick Of It All, probabilmente la band a cui più i Barcode si vogliono rifare, vista anche la presenza come ospite di Lou Koller nel brano “Course of Action”.
Dopo tanta tradizione, non mancano le novità: la più evidente è quella del cambio di singer, con l’ingresso di SS Graveyard (ehi, bel nick!) al posto dell’ex Butch, e tutto sommato il nuovo frontman non fa rimpiangere il passato più prossimo. L’altro cambio è quello di etichetta, dalla blasonata Nuclear Blast all’attivissima nostrana Scarlet, ed il risultato è questo “Ahead of the Game”, davvero un disco fresco, immediato e sparato a 200 all’ora, qualità che fanno a dir poco piacere, dato che sul mercato ci sono fin troppi album con architetture super complesse che richiedono ore ed ore di ascolto per essere apprezzati.
Con i Barcode, niente di tutto questo: si infila il cd nel lettore, si alza il volume di un bel po’ ed il collo è pronto ad un fottuto massacro, con il super headbanging di brani cadenzatissimi come “A Wider Shade of Pain”, o con i mid-tempos costellati di accelerazioni mozzafiato come “Glassjaw” o la bestiale e trascinante “Emonation”, con cori che non si sa nemmeno come ti ritrovi una mazza ferrata in mano pronto ad esplodere la propria rabbia…contagiosi!!!
Il songwriting è molto equilibrato, senza picchi estremi e nessun calo di tensione, mentre la produzione ad opera di Tue Madsen (The Haunted, Sick of It All…) è come al solito eccellente e piena di vigore e chitarroni ultra thrashosissimi!
In definitiva album molto divertente e diretto, pieno zeppo di fuck al sistema, di belle scapocciate e leggiadro come ai Barcode non accadeva da un bel po’ di tempo: l’unico difetto è la brevità, sia dei brani presi singolarmente che del disco in generale. Trenta minuti per un disco sono molto pochi, se poi i brani che lo compongono sono 13, si ottiene che ogni canzone dura davvero poco e la già citata “Emonation”, davvero bella, poteva essere arricchita ed ampliata oltre il suo 3.08, ed è comunque una delle più lunghe del disco!
Per il resto, un disco che è un must per gli amanti del genere: HARDCORE DEVASTATION !!!
Recensione a cura di Wes Lukjer

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