AA.VV. - New Millennium Holocaust - Svart Metall Ondskapt

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:43 min.
Etichetta:The Oath

Tracklist

  1. INTRO
  2. LOKI 7
  3. THE FINAL SOLUTION
  4. SUICIDE
  5. LAST HOPE
  6. MASSEMORD (GENOCIDE)
  7. ETERNAL WAR (LIVE)
  8. OUTRO
  9. LORD OF ALL EVIL
  10. GOD'S SADISTIC NATURE
  11. THE ART OF PERVERSION
  12. MAANESTEINEN

Line up

Non disponibile

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Non ci posso credere!!! Qualcuno mi svegli da questo incubo in cui il gruppo norvegese Massemord si mette a suonare del death metal di pessima fattura annullando tutti i buoni progressi che erano stati compiuti negli ultimi anni........ Prima di addentrarci nei meandri di questo split prodotto dall'italiana The Oath, ricapitoliamo in breve la storia della band. Dopo dieci anni di inutile attività (per stessa ammissione di Warmachine) ci vuole l'intervento di due italiani in vacanza in Norvegia per ricordare al nostro musicista come si compone dell'ottimo black metal: il risultato è quello "Skogen Kaller" che tanto mi aveva impressionato. Il successivo "Obscura Symphonia" di quest'anno non riesce a bissarne il successo, probabilmente anche a causa dell'improvvisa morte del chitarrista Vraith. Voci si susseguono riguardo alla permanenza o meno nella band del nostro connazionale Der Henker, ma la realtà è che "New Millennium Holocaust" ci ripresenta la one man band di un tempo, con Warmachine ad occuparsi di tutti gli strumenti. Gli otto pezzi sono un autentico imbroglio, visto che si alternano brani acustici di ottima fattura (sarebbero potuti comparire su "Kveldssanger" degli Ulver senza destare troppi sospetti...) ad un death metal dal tiro piuttosto alto ma dalla realizzazione discutibile. E' vero che l'album di sicuro non ha grosse pretese (Der Henker si sta riprendendo da una brutta malattia, pronto per il prossimo album che assicurano essere ancora black metal), ma "Loki 7" è un pezzo assolutamente trascurabile, costruito su riff di discreta fattura e accompagnato da una prestazione vocale di Warmachine al limite del fastidioso. Fortunatamente "Suicide" e "Massemord" si rivelano un pò più interessanti, grazie anche ad una prestazione più convinta dietro al microfono. L'unica cosa che mi ha realmente convinto è la versione live di quella bellissima "Eternal War" presa dal debutto, un ottimo esempio di black metal dell'area di Bergen. La seconda parte del cd è dedicata ad una band satellite di Warmachine, gli Svartskogg, fautori di un black metal che non si vergogna di assomigliare un pò troppo ai pezzi storici del genere. In particolare la conclusiva "Maanesteinen" (il pezzo migliore della raccolta), l'ennesimo plagio del nostro Warmachine a "Transylvanian Hunger", piace così tanto perché copia paro paro da quegli altri pezzi che ci piacciono ancora di più. Stendendo un velo pietoso sulla prima parte, gli Svartskogg sono comunque degni di un vostro ascolto.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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