Copertina 7

Info

Anno di uscita:2003
Durata:63 min.
Etichetta:Quasar
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. 7
  2. CHINA
  3. IRE
  4. FUNKY WHA CAFE
  5. FRANZ
  6. X CICLE
  7. BEFORE THE WAR
  8. LISTENING CHAOS
  9. THE END OF A LOVE CONFLICT

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Parla interamente italiano questo split cd, dai gruppi all’etichetta (la pesarese Quasar Records) e ci offre da una parte un’ulteriore conferma di uno dei maggiori artisti in ambito heavy/rock della nostra penisola (Paul Chain) e una interessante nuova (almeno al sottoscritto) realtà italiana di nome Johar. Andando con ordine, le prime 6 tracce appartengono proprio a questa formazione romagnola, giunta alla seconda pubblicazione in seguito all’esordio Effetto Placebo del 1998.
Alle prese con un prog/rock caratterizzato dal cantato in italiano alternato a quello in lingua inglese, i Johar sfornano sei brani di grande qualità a livello musicale che si rifanno direttamente alle radici di questa musica, saldamente ancorate negli anni ’70.
Le tastiere di Davide e la chitarra di Massimo rivestono un ruolo peculiare nel creare intrecci sonori e delicate melodie ben articolate e suggestive, seguite in continuo movimento dalla ritmica di Loris al basso e Mirko alla batteria. La prima e strumentale “7” riporta direttamente alla memoria sonorità tanto care alla scena inglese dei seventies, a band quali Gentle Giant o King Crimson, mostrando come i 5 ragazzi abbiano ben appreso la lezione dei propri maestri aggiungendo un tocco di personalità e originalità, essenziale per rendere interessante la propria proposta.
Sinceramente non mi ha entusiasmato, almeno quanto il restante lavoro della band, il cantato di Fabrizio, che ho trovato poco convincente come timbrica ed espressività e in parte penalizzante nei confronti di una migliore resa qualitativa generale della musica dei Johar.
Decisamente migliore la prestazione dello stesso al flauto, altro elemento caratterizzante il sound della band, il quale riveste un ruolo di primo ordine contribuendo a creare sonorità davvero azzeccate e caratteristiche della band. Dettagli che sicuramente i Johar avranno modo di migliorare e perfezionare nel tempo, aspettando l’uscita di un nuovo full lenght.
Con 3 pezzi e oltre 40 minuti di musica Paul Chain completa l’opera offrendo uno spaccato della propria arte musicale che ritroviamo anche nello stesso ultimo capitolo discografico intitolato Park Of Reason. I brani in questione lasciano enorme spazio alla sperimentazione e all’improvvisazione, cambiando continuamente forma e aspetto per creare atmosfere nelle quali non è difficile immergersi appieno fino a perdersi nelle stesse in un’esperienza unica e non solo musicale.
Ancora una volta Paul mostra tutta la sua classe e la sua maestria nel dare vita ad un’esperienza sonora che difficilmente si presta a standardizzazioni e facili interpretazioni ma che merita un’attenzione particolare e una grande passione per la musica come quella dimostrata dall’artista stesso.
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.