Parte "
As Rome Burns" e la memoria torna a subito al Luppolo In Rock del 2024, dove i
Primordial diedero vita al loro strepitoso concerto, così quando
Alan Averill inizia ad arringare ("
Are you ready?") è davvero facile immaginare il cantante irlandese caracollare sul palco a catalizzare l'attenzione del pubblico e a trascinarlo in quell'universo cui i
Primoridial hanno dato vita con massicce e magnetiche dosi a base di Folk irlandese, Pagan e Black Metal, con tanta epicità, pulsazioni celtiche e tribali.
Come chiarisce subito il titolo, questo Live Album non è stato però registrato in occasione della loro ultima calata italica, ma è la testimonianza dello show tenuto a marzo di quest'anno a New York, per la precisione nel Queens al TV Eye, e presenta una scaletta ben più nutrita di quella proposta a Cremona: sono tredici canzoni che, sorrette da un'ottima produzione calda e potente, si dipanano per ben 100 minuti di musica. Tra queste spiccano l'incalzante "
How It Ends", la teatrale "
To Hell or the Hangman" (e pare quasi di poter vedere
Averill con il cappio al collo che si protende verso le prime fila...), la disperazione feroce di "
Gods to the Godless" o "
The Coffin Ships", una "
Victory Has 1000 Fathers, Defeat Is an Orphan" sempre spettacolare tanto sul piano musicale quanto nella scelta del titolo) e ovviamente le immancabili emozioni che riesce a suscitare l'immensa "
Empire Falls".
Ma - già... c'è sempre un perché - per il momento la
Metal Blade Records ha distribuito "
Live in New York City" solo nel formato digitale, cui dovrebbe seguire quella fisica a cura della Eisenwald Records, ma con tempi e modalità da definire.
Sarà un'uscita in CD o un doppio vinile? E ci sarà anche la versione video - scelta che dal videoclip in calce alla recensione non sarebbe nemmeno una brutta idea, visto che il concerto si è tenuto in un ambiente che, per quanto raccolto e intimo e sulle assi di un piccolo palco dalla scenografia minimale, potrebbe enfatizzare quell'impatto quasi rituale dei
Primordial.
Tocca aspettare... e a tempo debito vi darò il mio giudizio definitivo.
Metal.it
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