Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:41 min.
Etichetta:Crime Records

Tracklist

  1. FLY INTO THE CLOUDS
  2. ECHOES FROM THE PAST
  3. SOME KIND OF MADNESS
  4. ACES LOST
  5. REALITY
  6. DEVIL'S DOME
  7. FIGHTING FIRE WITH ROSES
  8. CHASING DEMONS
  9. TIME WASTE

Line up

  • Geir André Gjerstad: vocals
  • Børge Brand: guitars
  • Tommy Viken: guitars
  • Vegard Liverød: bass
  • Henrik Kaupang; drums

Voto medio utenti

Hey ma….che diavolo???
E’ uscito il nuovo album di Bruce Dickinson? Non mi risulta!
No, aspetta…Chasing Demons? Heavy metal old-school, dalla Norvegia?
Interessante…

La band originaria di Sandefjord dà alle stampe il suo esordio discografico, tramite la connazionale Crime Records, intitolandolo Echoes From The Past e mai altro titolo avrebbe potuto essere più azzeccato!
A dispetto di un artwork, a dir poco discutibile, palesemente figlio di questa maledetta AI che, in ambito artistico, uccide la creatività, promuovendo il piattume (o pattume), i Chasing Demons si rendono autori di un lavoro valido in cui, un heavy metal di stampo tradizionale, che naturalmente attinge a piene mani dai classici, quali Maiden, Priest, Sabbath, Saxon, Dio o, per l'appunto, dallo stesso Dickinson versione solista, si fonde, quel tanto che basta, con un pizzico di thrash e, al tempo stesso, di hard rock.
Ne nasce un sound sporco ed efficace, esaltato dalla voce pungente, ma elastica, di Geir André Gjestard (manco a dirlo, di chiara matrice “Dickinson-Style”), oltre che dalle chitarre ficcanti e melodiche, affidate a Børge Brand e Tommy Viken.
Certo, va detto che talvolta, le influenze della tradizione emergono in maniera prepotente; è questo il caso della title-track, di Aces Lost (una "moderna" Wasted Years, mettiamola cosi!), oppure di Fight Fire With Roses, eppure il disco, nel complesso, funziona.
Infatti, brani come la opener Fly Into The Clouds, Some Kind Of Madness, Reality, Devil’s Dome, fino a giungere alla conclusiva Time Waste, risultano composizioni con un bel tiro e gradevoli da ascoltare, conquistando l’ascoltatore, per la giusta combinazione tra musicalità e incisività e anche per quell’alone di genuina rozzezza che Echoes From The Past riesce sempre a creare e custodire gelosamente, come se fosse il proprio personale tratto distintivo, trasmettendolo al proprio nostalgico (non potrebbe essere altrimenti) pubblico.

I Chasing Demons riescono, tutto sommato, a risultare convincenti anche se a volte, il peso degli “Echi del Passato” emerge in maniera eccessivamente ingombrante.
Inoltre, alla band sembra mancare di quell’aura di sana malignità, tipica del metal norvegese, tangibile ad esempio, in altre realtà emergenti connazionali, quali Black Viper, Inculter o Morax (tanto per citarne alcune); da questo punto di vista, per il loro stile compositivo, i Chasing Demons, sembrano quasi una band di origine sassone, anziché Scandinava ma, detto questo, il risultato non cambia ed Ehcoes From The Past si rivela un disco che, non farà urlare al miracolo e che sa inevitabilmente di già sentito, ma anche discretamente efficace e onesto, oltre che gradevole da ascoltare.

Non male per essere un esordio ma, per favore, fate in modo di migliorare l’artwork nel prossimo album!

Recensione a cura di Ettore Familiari

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