31 minuti scarsi per il nuovo "
Chama" dei
Soulfly, disco co-prodotto da Zyon Cavalera che vede come ospite d'onore Dino Cazares dei Fear Factory nel brano "
No Pain = No Power". Altre novità? Non ce ne sono, i Soulfly ormai viaggiano col pilota automatico proponendo il solito Thrash groovoso che li ha resi famosi ma che ne limita anche gli orizzonti compositivi ( perlomeno a giudizio dei detrattori ).
In realtà la formula se è vero che non cambia, è pur sempre un concentrato di rabbia e potenza ("
Favela-Dystropia", il miglior brano in assoluto con accelerazioni e rallentamenti soffocanti), il metal "urlato" di Max Cavalera non deluderà i die-hard fans ma farà storcere il naso ai fans più
open mind; ciò che infatti manca fortemente in questo nuovo lavoro dell'ex Sepultura è il songwriting. Le canzoni troppo spesso risultano confuse, inconcludenti, sembra quasi che per comporle sia stato fatto una sorta di copia - incolla ( "
Indigenous Inqiusition", "Always Was, Always Will", "No Pain= No Power"). Davvero si fatica ad ascoltare tutto il lavoro, cercando ( o meglio sperando) di trovare una canzone che sia più incisiva della precedente, ma non la si trova purtoppo. Il primo singolo estratto "
Storm The Gates" è di una banalità totale, "
Nihilist" ha un buon riff ma è un episodio sporadico. La voce di Max Cavalera, poi, pare troppo sforzata e filtrata e la rabbia che da sempre la contraddistingue qui latita parecchio.
Un passo falso per un gruppo che ha dato il meglio di se nel lontano passato, ormai.
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