I portoghesi
Glasya non ce la fanno a bissare quel piccolo capolavoro che fu
Attarghan, uscito nel 2022, ma ritornano più convinti che mai con questo "
Fear", ennesimo concept album, stavolta sulla sotria di una donna che incontra e si scontra con le sue paure e le sue debolezze "
per uscirne capobranco" (vabbè, mi è venuta così, abbiate pazienza).
Musicalmente, il power/symphonic metal che contraddistingue il sound della band non è cambiato di molto, ma risulta qui meno ispirato, meno sorprendente, seppur sempre di ottima fattura.
Molti sono i guest che impreziosiscono questo "Fear": prima fra tutti
Fernando Ribeiro dei connazionali Moonspell, dei quali la cantante
Eduarda Soeiro è ormai corista ufficiale dal vivo; ma potrei anche citarvi l'orgoglio nazionale
Michele Guaitoli (Vision Of Atlantis) e molti altri, ma il punto ovviamente non sta qui.
Anche l'uso che fa Eduarda della sua voce, molto di stampo Turunen, è diverso dal passato: in una buona metà del disco, infatti, la portoghese non spinge sulle note del falsetto operistico, preferendo cantare in registri più di voce piena, ed il caos controllato intorno a lei fatica ad impreziosire la sua pur ottima performance.
Insomma, per farla breve, "Fear" non fa le scarpe al suo predecessore, ma rimane comunque un buon prodotto, con il non invidiabile difetto di essere perdibile nel mare magnum di uscite odierne.
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