Gli spagnoli
Sepulchral, a circa tre anni di distanza dal discreto
"From Beyond the Burial Mound", giungono in questo dicembre 2025 a tagliare il traguardo del secondo full-length con
"Beneath the Shroud", pubblicato sotto l’egida della
Soulseller Records.
I
Sepulchral presentano un death metal massiccio e corposo, che pur trovandosi spesso in territori veloci resta ancorato alla linearità dell’old-school e ai suoi dettami meno tecnici ed esasperati. Il riferimento corre spontaneo alla scuola svedese e finlandese, evocando nomi come
Dismember, Desultory, Entombed, Demigod, Convulse e Funebre, con un certo accento statunitense sulla scia degli
Obituary e, tra i connazionali, dei maestri
Avulsed.
La proposta si muove più o meno sugli stessi binari del primo LP, spostando forse leggermente l’accento su una produzione più moderna (ma non troppo) e marchiando in generale le composizioni con un’attitudine più gelida e distaccata – tendenza ormai piuttosto in voga – pur restando felicemente ancorati al death metal degli anni d’oro.
Il disco suona bene e, a mio avviso, i
Sepulchral riescono a riproporre con convinzione il vecchio canovaccio del genere senza risultare anacronistici. Tuttavia, nella seconda metà della tracklist si avverte una certa stanchezza compositiva che ne attenua parzialmente l’impatto finale. Peccato.
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