Copertina 8

Info

Anno di uscita:2025
Durata:45 min.
Etichetta:Dying Victims Productions

Tracklist

  1. INTRO
  2. BACK HOME
  3. THE DEAD DONT SLEEP
  4. MY FIRE
  5. UNDER A DIFFERENT SKY
  6. GHOST
  7. ANGELS NEVER COME
  8. MASTER OF SHIVER
  9. FREE THE RAVENS FLY

Line up

  • Uwe Groebel: vocals, guitars
  • Sven Heimerdinger: bass
  • Mathias Straub: drums
  • Oliver Grosshans: guitars

Voto medio utenti

Beh, sebbene il termine sia ormai piuttosto “inflazionato”, credo sia impossibile dispensare i Naevus dalla qualifica di cult-band.
Formato nel novembre del 1991 a Bietigheim-Bissingen, il gruppo si segnala innanzi tutto con il terzo demoAutumn sun”, “ridestando” le intenzioni espressive della da poco defunta Hellhound Records, etichetta fondamentale per le sorti dello stoner-doom europeo e non solo (ricordiamo che per la pionieristica label tedesca incisero anche Saint Vitus, Count Raven e Obsessed).
Il primo full-length, “Sun meditation” (1998, uscito per la Rise Above Records), è da considerare una vera “chicca” di settore, adorato dai cultori di Trouble, Pentagram e Obsessed.
Nonostante l’hype e il prestigio (incideranno anche uno split con Revelation e Twisted Tower Dire), bisognerà attendere il 2016 per dare un seguito (“Heavy burden”) al debutto e altri nove anni per arrivare, infine, a questo nuovo “Back home”.
Se la “prolificità”, dunque, non è una delle loro caratteristiche, credo che nessuno dei suddetti appassionati del genere potrà lamentarsi della qualità della proposta, confermata anche da un terzo album davvero intenso e coinvolgente.
Ammantato da un artwork dall’ascendente vagamente hippy, questo “Ritorno a casa” del quartetto teutonico si apre, forse proprio in ossequio all’immagine di copertina, con una “Intro” sorprendentemente estatica, mentre tocca alla title-track dell’opera “tranquillizzare” gli estimatori dei nostri, che nel clima possente e antracitico del brano riconosceranno tutte le migliori peculiarità dei loro protetti.
Il cantato di Groebel, un po’ Wagner-esco (Eric eh, non RichardR.I.P.), contribuisce non poco ad un contagio emotivo che si accentua nel feeling tenebrosamente evocativo di “The dead dont sleep”, uno degli highlight della raccolta, assieme alla successiva “My fire”, intrisa di una sinistra e perniciosa struttura melodica.
Un’altra poderosa discesa nelle fascinose spire dell’oscurità viene garantita dalla Trouble-ianaUnder a different sky” e se “Ghost” “alleggerisce” leggermente l’atmosfera attraverso scenari visionari e lividi, l’ipnotica e avvolgente “Angels never come”, la pulsante e perfida “Master of shiver” e poi ancora l’adescante morbosità di “Free the ravens fly” sono ulteriori evidenti riprove delle intatte doti espressive dei Naevus, una formazione dal passato ricco d’ispirazione artistica e un presente (e un futuro, speriamo …) in cui la medesima vocazione consente di auspicare la conquista di ampi e diffusi riconoscimenti.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.