Non è abitudine di
鬼 (alias
Willow Vale) far passare molto tempo tra un disco e l'altro: 4 anni poi dall'ultimo "
Beautiful Ghosts" sono un'ernormità se pensiamo che dall'anno della nascita (2016 il suo progetto
UNREQVITED ha pubblicato in media un disco all'anno.
L'approccio a "
A Pathway to the Moon" - settimo disco dell'artista canadese - è stato perciò curioso ed impaziente, visto che lo seguo con interesse (e benevolenza) sin dalla nascita, affascinato e rapito sin da "
Disquiet" dal blackgaze diafano e spirituale dipinto sul pentagramma.
Ogni album è stato un crescendo, un miglioramento, un gradino di maturazione e non è un caso che - dopo il buonissimo "
Beautiful Ghosts" un pubblico più vasto abbia desiderato di vedere dal vivo gli
Unreqvited, non accontentandosi più del solo ascolto "virtuale".
Nasce così "
A Pathway to the Moon" (
Prophecy Productions), un disco che non contiene solamente le solite meravigliose atmosfere, il decadente post.-rock sorretto dai pilastri roventi della fiamma nera; vi è una attenzione maniacale alla struttura della canzone, a partire dalle parti vocali e proseguendo con una durata più "umana" proprio per poter gestire anche l'aspetto live.
La splendida voce di
Vale - sia nello scream che nelle sempre più presenti componenti pulite - unita ai sintetizzatori, alle armonizzazioni di chitarra, ai cori ed alle orchestrazioni conferisce il solito afflato cinematografico ad un'opera che costringe a guardare in alto, in direzione delle infinità del cosmo, alle profondità di quell'universo che raramente ha cullato in un abbraccio così caldo e rassicurante.
E la "chicca" della cover di “
Cornfield Chase” di
Hans Zimmer dalla colonna sonora di
Interstellar - presente come cd bonus - non fa altro che confermare che è lo spazio infinito il focus cui punta la band.
"
A Pathway to the moon" prosegue nel solco dei dischi precedenti alzando ancora l'asticella e regalandoci l'ennesimo lavoro di grande valore dell'anno.
La scena estrema conferma la propria vitalità a dispetto di un mondo che vorrebbe tutto ridotto a mero prodotto usa e getta.
Unreqvited - "
The Starforger"
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