Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:20 min.
Etichetta:Jawbreaker Records

Tracklist

  1. DESCENT INTO ABYSS
  2. HUNGER
  3. RULER OF THE WOLVES
  4. SABOTAGE
  5. EVIL OMEN
  6. BEWARE THE DEMONS (STORMWITCH COVER)

Line up

  • Vick Rodríguez: bass
  • Jara Solís: guitars
  • Rudolf V.: guitars
  • Dizzy D. Duarte: vocals
  • Fabio Alessandrini: drums (session)

Voto medio utenti

Già una band che per chiudere la propria prima uscita va a scomodare gli Stormwitch cattura le mie simpatie, poi se questi spagnoli vanno pure a scegliere un brano come "Beware the Demons", mai inciso ufficialmente ma presente in versione live come bonus track sulla ristampa di "Stronger than Heaven", hanno anche tutta la mia attenzione.

Quella che quindi riservo a "Ruler of the Wolves", EP che non raggiunge i venti minuti di durata ma che ha molto da offrire al suo interno. A partire dall'incalzante "Descent into Abyss", un breve strumentale dove i quattro musicisti si sfidano in velocità e dove allontanandoci per un momento dalle dichiarate influenze teutoniche mi pare di cogliere anche un eco di Exciter e Razor, dal lontano Canada. A forza di rincorrersi eccoli raggiungere "Hunger", dove la vena ottantiana degli Hunger emerge completamente riportandoci direttamente ai primissimi lavori di Running Wild, Avenger, Grave Digger, Helloween, Warrant e compagnia cantante.
E a proposito di cantante anche la voce di Dizzy D. Duarte è scartavetrata il giusto, ma sa anche adattarsi a un brano più articolato quale "Ruler of the Wolves", dove non solo la sua prova ricorda quella di Chris Boltendahl, ma è l'atmosfera generale del pezzo a rimandare i Grave Digger. Anche la resa sonora è piacevolmente demodé, eppure, un po' di pulizia e incisività in più nei suoni avrebbe fatto rendere al meglio gli intrecci di chitarra di Rudolf V. e di Jara Solís (che ricordo di aver già incrociato nei Sinner Rage) oltre ed aiutare ad emergere il pulsare del basso di Vick Rodríguez.
Si torna poi a correre selvaggiamente con "Sabotage" fino ad incrociare un guitar solo di maideniana memoria, che comunque ben si incastra nel pezzo, per andare a chiudere il sipario con un altro strumentale, "Evil Omen", più atmosferico e meno pressante di quello posto in apertura.

Ma prima di andare a casa, gli Hunger devono ancora affrontare - come hanno fatto per quindici stagioni i fratelli Winchester - ancora un demone. E l'ultima prova li porta direttamente nell'antro degli Stormwitch, ma invece di scegliere una qualsiasi "Walpurgis Night", "Masque of the Red Death" o "Allies in the Dark" (tutte e tre tra le mie preferite...) ecco che vanno a scovare la praticamente inedita "Beware the Demons", rendendogli peraltro un ottimo servizio, e se anche Duarte non è così carismatico come Andy Muck, il feeling della formazione tedesca si riesce ad avvertire sia nei chorus sia nei fraseggi melodici delle due chitarre.

Ora devono solo completare la line-up, dato che sull'EP alla batteria c'era l'ospite Fabio Alessandrini (Bonfire, Annihilator ed Enemy Eyes tra le innumerevoli collaborazioni), e mettersi a testa bassa al lavoro sul loro album d'esordio.

Come nearer, come nearer... you can't resist their might...


Metal.it
What else?
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.