Alestorm - The Thunderfist Chronicles

Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2025
Durata:45 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. HYPERION OMNIRIFF
  2. KILLED TO DEATH BY PIRACY
  3. BANANA
  4. FROZEN PISS 2
  5. THE STORM
  6. MOUNTAINS OF THE DEEP
  7. GOBLINS AHOY! (NEKROGOBLIKON COVER)
  8. MEGA-SUPREME TREASURE OF THE ETERNAL THUNDERFIST

Line up

  • Christopher Bowes: vocals, keyboards
  • Peter Alcorn: drums
  • Elliot Vernon: keyboards, vocals, whistles
  • Máté Bodor: guitars

Voto medio utenti

Sapete quel è il problema degli Alestrom (e di tante altre bands) nel 2025? L’effetto sorpresa. Mi spiego.
Fino a qualche anno fa, vedere una band suonare musica quasi da taverna, folk metal con mille riferimenti pirateschi, poteva essere una piacevole sorpresa. Incuriosito e divertito, l’ascoltatore si accostava ad una proposta sicuramente originale e (nel caso qui presente) ben fatta e ben suonata. Ma oggi, il mercato è a dir poco saturo di proposte simili, per cui delle due l’una: o non sei un fan del cosiddetto ‘cosplay metal’ e quindi ti tieni alla larga da Alestorm e centinaia di altre bands, che pensano a come apparire prima che a come suonare (il discorso qui vale fino a un certo punto, dato che gli scozzesi almeno non si travestono da nani, elfi, maghi e stregoni), oppure sei curioso e vuoi sapere cosa hanno tirato fuori stavolta sti pirati sgangherati.

Beh, sti pirati eccetera hanno tirato fuori forse il disco più ‘copia-incolla’ della loro carriera. Canzoni potenti e dal ritornello convincente, come “Hyperion Omniriff”, le solite starnazzate folk piene di divertenti testi come in “Banana”, e addirittura una lunga suite di 17 minuti, con tanto di guests come Patty Gurdy (già in tour con loro) e sua maestà Russell Allen dei Symphony X. Insomma, tutto già sentito, tutto per carità fatto bene e tutto prodotto in modo leggero, anche quando le canzoni si arrabbiano (“Frozen Piss 2” è un pezzo speed e cattivo, ma poi pieno di trombe e ottoni, basso inudibile, nella solita salsa Alestorm).

Sono deluso, insomma, da questo “The Thunderfist Chronicles”? No, perché me lo aspettavo. Mi aspettavo esattamente il solito dischetto piratesco, balzano, metal e plasticoso, ormai marchio di fabbrica di Disney Napalm, con tanti riferimenti alla Monkey Island e al rum e ai Caraibi eccetera eccetera. È un album brutto? No, è un album inutile. Ma se vi piace il genere, beh, gli Alestorm sono imbattibili al loro stesso gioco.



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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