I
Cruentation sono una Black/Death metal band statunitense proveniente dal Massachusetts, che vede al suo attivo la pubblicazione di un EP nel 2022, uno split nel 2023, e di un full-length in questo inizio autunno 2025:
"Damned Fallen Angels" (
Iron Bonehead Productions).
Con il loro debut gli statunitensi ci propongono un Death metal molto grezzo, denso di passaggi funerei asfissianti di matrice Doom a spezzare i riff segaossa – strutturati su minimali e velocissimi tremolo – innervato da un certo monocromatismo black che, congiunto alla sporcizia sonora data da una produzione lo-fi – benché oculatamente riadattata con il giusto grado di intelligibilità – si profila come una forma di Estremo molto affine al Bestial/War metal, pur senza arrivare ai rudimentali ed essenziali parossismi compositivi di formazioni come
Revenge,
Bestial Witchery o
Diocletian.
La forma mentis del Death metal, come già affermato, è quella prevalente, garantendo ciò una certa "pulizia esecutiva" e un insieme di articolazioni che rendono il prodotto più stratificato, e godibile anche per chi non è avvezzo a generi dagli orizzonti ristretti come il Bestial/War metal, pur restando un'opera dall'impatto assoluto, selvaggia e intransigente come poche altre.
Dentro
"Damned Fallen Angels" trovate dieci tracce, spalmate su circa 31 minuti di musica, dal songwriting semplice ed efficace, spontaneo, con un gusto estremamente spiccato per la blasfemia e situazioni catacombali da rituale occulto che, coadiuvate da certi tritoni sinistri, assumono fattezze realmente opprimenti e suggestive.
Un album che in tutto e per tutto ricalca l'attitudine del metal estremo vecchia maniera. E, personalmente, nel suo modo di tenersi sulla linea di confine tra Death, Black, Doom e "tendenze bestiali", mi ha richiamato alla memoria gruppi quali
Crucifier, i classici
Blasphemy,
Morbosidad, e
Profanatica dei momenti più "fini" – a cui senz'altro si aggiungono le classiche legioni della morte della prima ora:
Obituary e
Autopsy in testa.
A mio avviso, i
Cruentation ci hanno consegnato davvero un debut di tutto rispetto…
Se come me vi accontentate di un bel po' di sana violenza, veicolata con grande decisione all'interno di un involucro così tanto tradizionale quanto, a suo modo, curato nei dettagli, questo è proprio il disco che fa al caso vostro.
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