Ricordo di aver accolto con favore il ritorno dei
Sacred Oath, quando con "Darkness Visible" avevano riacceso la fiamma del Sacro Heavy Metal a vent'anni dal loro formidabile album d'esordio "A Crystal Vision". Un comeback, cui la formazione statunitense ha poi dato quella continuità che era mancata loro nella prima parte della carriera, e credo che in effetti siano prossimi al dodicesimo album, dal quale hanno già presentato ben tre singoli.
Ma diamo tempo al tempo e concentriamo sul presente, o meglio sul passato, dato che questo "
Demo Anthology (1985-1986)" è da poco uscito per la
Stormspell Records, ma va a recuperare, in una edizione limitata e numerata in sole 500 copie, i due demo che avevano dato il via alla discografia dei
Sacred Oath.
Trattandosi di due demotapes realizzati a metà degli anni '80 la qualità del suono appare chiaramente ruvida e deficitaria, nonostante i vari brani siano stati recuperati dai master originali e passati per un accurato processo di remaster da parte di
Wayne Dwyer, ma d'altra parte è evidente come abbiano mantenuto vivo il feeling originale, per una manciata di canzoni che comunque avevano poi trovato spazio sui successivi album, dove
Rob Thorne e i vari compagni di viaggio si sono sempre mossi all'insegna del miglior US Power & Speed Metal.
Quindi, "
Demo Anthology (1985-1986)" resta chiaramente un'uscita di nicchia (e come già detto limitata a 500 CD) che darà soddisfazione a quei fan della formazione statunitense che non avendo potuto mettere le mani sulle cassette originali si sono accontentati di copie, spesso scadenti, o di fugaci ascolti su YouTube (ad esempio al link sotto riportato). Per un recupero che ci permette soprattutto di cogliere l'evoluzione di una band che ha sempre mantenuto una forte coerenza e la propria identità, senza mai proporre delle uscite non all'altezza. E credo che questo si potesse percepire già dalle loro prime versioni di "
The Ferryman's Lair", "
Shadow Out of Time" e "
Prophecy" (tra tutte, la mia preferita).
Ora l'attenzione e le aspettative vanno rivolte al prossimo disco, che, visti i presupposti e la qualità delle canzoni proposte in anteprima, restano sicuramente molto alte.
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