Si chiude la trilogia degli abissi marini con "Beyond", ultimo tuffo nelle spaventose profondità oceaniche di Lykormas, membro unico del progetto Lhaäd e depositario, possiamo dirlo, dei segreti ancestrali custoditi dal mare.
L'opera dell'artista belga, così asetticamente strutturata, non ammette distrazione alcuna e non è creata per accattivarsi il pubblico o, peggio, per risultare "amichevole": il Black Metal dei Lhaäd non ha alcuna forma di umanità, è violentissimo, quasi al limite del parossismo sonoro ma, al contempo, sa aprirsi a momenti di poetica bellezza laddove, maestose, emergono melodie epiche (dal vago sapore doom) che, tra la schiuma di onde portentose, sbattono contro un mondo forse troppo piccolo per reggerne la forza d'urto, in un climax di sensazioni estreme ed incontrollabili che sono in grado di farci vivere, con immane concretezza, l'impenetrabile realtà che giace a chilometri di profondità nei mari del nostro pianeta.

Ogni tassello di "Beyond", grazie ed una regia aliena, si incastra al posto giusto, così che il furioso riffing (davvero di alto livello) possa sciogliersi dentro tastiere blasfeme e l'inumana sezione ritmica possa viaggiare, spesso, a ritmi insostenibili mentre, come quella di un demone, la voce sa tormentarci con la sua rabbia e, in una visione di insieme che non trascura alcun dettaglio, le tessiture Ambient sono in grado di completare il quadro sonoro tenendoci per mano per farci vivere, sgomenti, l'oceano e le sue infinite, e terribili, suggestioni.

L'estremismo sonoro di Lhaäd, molto vicino a quello dei Darkspace, ma in chiave "marina", non è certo per tutte le orecchie ed ha bisogno, necessariamente, del giusto stato mentale per essere capito e vissuto: qualora si entri in sintonia con questo universo sottomarino, tuttavia, l'emozione sarà vivissima e, ancora una volta, il Black Metal avrà compiuto la sua magia, quella di essere il suono perfetto per dipingere l'inimmaginabile quadro della Natura (in questo caso oceanica) nel quale noi esseri umani siamo, anche se lo dimentichiamo, solo dei miseri spettatori.

Album semplicemente eccezionale ed imperdibile.