Primo lavoro per i messinesi Denied, formatasi nel 2004 e, dopo una prima e normale fase d’assestamento, giunti ora a questo "Heavyland".
Dopo una superflua introduzione dal titolo "Agony", si attacca con la maideniana "The Waste Remains and Kills", che mette subito in evidenza i pregi ed i pochi difetti della band. Innanzitutto il loro rifarsi al più classico e maideniano Heavy Metal (con qualche sporadica puntata al Power teutonico), poi la buona predisposizione della coppia di chitarristi (Christian Bicchieri e Francesco Pirrone fanno davvero un ottimo lavoro!) ma anche il discreto potenziale del cantante Stefano Bottari, forse non sempre a suo agio, sopratutto nei passaggi più alti. Certo che nell'occasione non sono aiutati da una registrazione compressa e poco brillante, ma i brani ci sono: questi ragazzi hanno, infatti, dalla loro parte una buona attitudine al genere, che emerge con prepotenza e convinzione sulla conclusiva "Ride to the Land of the Machine Guns", epica e metallica, ben sospinta dalla sezione ritmica (composta Giuseppe Regi e Sciacca), e dove i Denied sembrano trovare il giusto equilibrio tra i primi Iron Maiden e Judas Priest. La terza canzone del demo è "Quest for Deliverance", ambiziosa e ricercata nelle melodie e nei passaggi strumentali, e per questo meno immediata delle altre due canzoni, ma anche la meno convincente delle tre.
Si può tranquillamente chiudere un occhio sull'eccessiva devozione nei confronti dei mostri sacri del genere, mentre dovrebbero snellire qualche ridondanza e spingere ancor di più sull'acceleratore.
Buone quindi le prospettive per i Denied, che ora aspetto con un lavoro più maturo, ma che nel frattempo ribadiscono l'importanza della Sicilia per la scena metal nazionale: una vera "Heavyland"!!