Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:36 min.
Etichetta:War Productions
Distribuzione:War Productions

Tracklist

  1. VADERLANDS VUUR
  2. RAZENDE WIND
  3. IN HET HEEMSKERKS DUIN
  4. HET DUISTER BESTORMD
  5. ALLE RUST VERDWENEN
  6. SCHIM IN DE DUINEN

Line up

  • Daan Bleumink: All instruments

Voto medio utenti

Duindwaler è una one man band dedita al black metal, formatasi nel 2021 in Olanda per volontà del musicista Daan Bleumink.
Rilascia un Ep nel 2021, uno split nel 2023, e nel 2024 il primo full-length: “In het Heemskerks duin”, sotto l’egida della War Productions.

Duindwaler ci propone un black metal dalla produzione piuttosto grezza che richiama al buon vecchio sound analogico; chitarre e basso risultano leggermente impastate, e la batteria con un suono molto rozzo, ridondante, ed esente dai moderni effetti dati dall'abuso di trigger.
Si tratta di un modo di intendere il black piuttosto monocorde, con chitarre basate su riffs semplici e batteria su blast beats approssimativi, che volutamente risultano per lunghi spazi di tempo senza grandi variazioni, e su cui si inseriscono, in sottofondo, elementi melodici e atmosferici che ci accompagnano per tutta la durata del disco. Dettagli che gli conferiscono un’aura desolante ed estremamente malinconica, la quale si espande sulle coordinate di un climax ascendente, fino a raggiungere l’acme nella terminale “Schim in de duinen”.

I particolari desolanti e malinconici a cui ho appena fatto riferimento sono dei substrati atmosferici che richiamano alla memoria, vagamente, alcuni momenti dei primi lavori del Conte…allineando la proposta dell'olandese a quella di altre giovani realtà della sua stessa terra, come Beenkerver, Suol, e altri…
Non bisogna però pensare ad un prodotto “delicato”, Daan Bleumink con il suo progetto pesta duro. Le ritmiche telluriche caratterizzate dal drumming martellante, e l’alone caotico di insieme, non vi permetteranno di abbassare facilmente gli scudi di guerra.

“In het Heemskerks duin” è un debut davvero interessante, adatto a tutti gli amanti della vecchia scuola del black dai tratti più melodici e atmosferici.
L’album forse risente un po’ della scelta stilistica monocorde che finisce per livellare un capello di troppo le tracce, rendendone difficoltosa la distinzione… Probabilmente gioverebbe, sempre in continuità con tale scelta artistica, giocarsela un po’ di più sull’identità dei riffs portanti.

In ogni caso qui potrete trovare la fiamma nera in una delle sue forme più genuine.

Recensione a cura di DiX88

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