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Info

Anno di uscita:1973
Durata:32 min.
Etichetta:Warner Bros

Tracklist

  1. BAD MOTOR SCOOTER
  2. SPACE STATION NO. 5
  3. I DON'T WANT IT
  4. GOOD ROCKIN' TONIGHT
  5. ROCK CANDY
  6. ONE THING ON MY MIND
  7. MAKE IT LAST

Line up

  • Sammy Hagar: vocals
  • Ronnie Montrose: guitars
  • Bill Church: bass
  • Denny Carmassi: drums

Voto medio utenti

Il debutto dei Montrose è uno dei più folgoranti e importanti esordi di heavy metal, si avete letto bene heavy metal. Perché nel 1973 era già musica spogliata del feticcio blues, urbana e violenta, quindi heavy metal, se vogliamo almeno come viene inteso dagli yankee, con questo album, in fatto di pesantezza, i Montrose sbaragliano la concorrenza; provate a confrontarlo con altri campioni d'incasso come i Grand Funk di "We're An American Band", dello stesso anno, e ne converrete.

Ronnie era nato a Denver, Colorado, ed aveva iniziato a suonare la chitarra a 18 anni. Due anni dopo si trasferisce a San Francisco dove trova impiego come carpentiere, ma a tempo perso lavora anche nell'ufficio del promoter Bill Graham, dove riesce a trovare agganci giusti e viene assunto come chitarrista nel gruppo di Van Morrison, partecipando alle registrazioni di "Tupelo Honey" ('71) e "St. Dominic's Preview" ('72) e accompagnando Van Morrison in tour.
Nello stesso periodo da' alcuni concerti anche con Boz Scaggs, per poi diventare un membro permanente dell'Edgar Winter Group. Ronnie suona sull'album "The Only Come Out At Night" e raggiunge il primo posto in classifica grazie allo strumentale "Frenkestein. Con l'ingresso in formazione di Rick Derringer Ronnie decide di formare un proprio gruppo, i Montrose, declinando l'invito di unirsi a Mott The Hoople. Grazie agli ottimi rapporti con la Warner Bros e con il produttore Ted Templeman il debutto è cosa fatta e l'album diventa disco d'oro in America e il tour che gli fa seguito è un successo.

L'inizio con "Rock The Nation" è da leggenda con un riff che ha fatto scuola, la voce aspra di Hagar a dare vigore così come la terremotante sezione ritmica di Carmassi, si può sentire subito l'estrema durezza del suono rispetto agli altri esordienti New York Dolls, Aerosmith o B.O.C., oltre ai già citati Grand Funk. "Bad Motor Scooter" ha una carica rock'n' rollistica frastornante che anticipa e indirizza i Van Halen del debutto, d'altronde il produttore è identico. "Space Station #5" è pervasa da un clima futuristico per un altro grande classico e che troverà poi terreno fertile in qualche composizione dei Gamma, altro grande gruppo di Ronnie di cui vi ho già riferito in precedenti puntate. "I Don't Want It" con il suo riff circolare ed il timbro sempre molto heavy, siamo nel '73 è bene ricordarlo, influenzerà molte composizioni eighties. "Rock Candy" è un altro punto di forza dell'album con Carmassi che emula Bonzo per il pezzo più zeppeliniano della raccolta ed un Ronnie in stato di grazia. "One Thing On My Mind" ha un ritmo più saltellante e 'danzareccio', mentre "Make It Last" chiude con un altro riff da antologia a su cui l'Hagar solista costruirà alterne fortune.

'Montrose' con il primo 'Van Halen' è uno dei dischi più decisivi per l'hard & heavy puramente yankee, niente di meno.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 feb 2024 alle 17:25

Eh niente…uno dei miei dischi preferiti di sempre…perfetto!!!

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