Copertina 7

Info

Anno di uscita:2023
Durata:16 min.

Tracklist

  1. NO MERCY
  2. POWER AND CONFUSION
  3. RICH AS LOSER
  4. DON’T LEAVE ME BLIND

Line up

  • Peter Cornacchia: vocals, guitar
  • Sebastiano Scittarelli: vocals, bass
  • Fabrizio Musto: drums
  • Marco Capitanio: organ, piano

Voto medio utenti

"Band che affonda le radici nell'hard rock degli anni 70, e cerca, senza compromessi, di proporlo."


Sarebbe sufficiente questa dichiarazione, mutuata dalla pagina Facebook degli MGM, per esplicitare perfettamente il contenuto di “Power and confusion”, 4-tks Ep che dà seguito al loro esordio sulla lunga distanza “Sunny days gone by”, recepito assai favorevolmente dalla comunità rockofila.
Un’accoglienza assolutamente meritata, dacché la band di Cassino appare effettivamente molto abile e ispirata nell’assorbire un certo modo di concepire il “rock duro con tastiere” e riproporlo senza particolari “riadattamenti”, irrorandolo però di tanta vitalità e della giusta attitudine.
Anche “solo” questi quattro brani (ma il mio consiglio è di recuperare anche il primo succitato full-length) bastano, infatti, per comprendere quanta passione per questi suoni alberghi nel cuore e nei muscoli del quartetto laziale, innamorato di Deep Purple, Uriah Heep, Grand Funk Railroad, James Gang e Pink Floyd, rievocati attraverso un pregevole gusto espressivo, in grado di alimentare composizioni sempre calibrate e intense.
Si comincia con le vibranti pulsazioni di “No mercy”, rese ancora più affascinanti da liquide aperture psych, per poi passare ad una sorniona e grintosa title-track, che aggiunge qualcosa dei Derek and the Dominos all’attraente impasto sonico.
L’hard n’ rollRich as loser”, con i suoi torridi duelli chitarra-tastiere, è un’altra dimostrazione evidente di cultura e buongusto, mentre a “Don’t leave me blind” è affidato il compito di concentrare tutta la straripante passionalità del gruppo in una ballata che avrebbe trovato anche la benedizione dei (primi) Whitesnake.
Power and confusion” attinge ad un’eredità musicale “antica” e la ripropone in maniera credibile e senza scadere nella pacchianeria, risolvendo con disinvoltura e perizia il dilemma “si può ancora suonare hard-rock classico nel 2023”?
Troverete una plausibile risposta in questi sedici minuti di ottima musica …
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.