Copertina 8

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:25 min.

Tracklist

  1. LEGACY OF SOUL
  2. ESCAPE OF MADNESS
  3. ON THE ROAD
  4. REMEMBRANCE
  5. FATEFUL TEMPTATION
  6. WILL TO KILL

Line up

  • Simone Simplicio: vocals
  • Guido Penta: drums
  • Valerio Lorè: bass
  • Giuseppe Carnimeo: guitars
  • Flavio Paterno: guitars

Voto medio utenti

Nascono nel 2002 da un'idea dei due chitarristi Flavio e Giuseppe, una volta completata la line-up comincia un'intensa attività live nella zona di Bari (dove non mancano di proporre le cover di "Fear of the Dark", "The Number of the Beast" e "Hail and Kill") unita alla composizione di brani propri, nell'Agosto 2004 la band suona al "South cheyenne bike show" con Natron e Virgin Steele proponendo "Will to Kill" (presente nel demo) e cover dei Maiden, aggiudicandosi così il terzo posto su 15 metal bands selezionate da una giuria. Si arriva quindi al tanto sospirato demo, registrato ottimamente all'Half Moon Studio (Bari). Il sound dei DewFall spazia dall'hard rock anni '80 alla NWOBHM al metal estremo, un breve e suggestivo intro narrato fa da apripista per "Escape of Madness", piena di sonorità in stile Maiden, Priest, Loudness, subito si nota la perfetta prestazione vocale di Simone negli screaming alla Halford ed il grande lavoro delle due chitarre nel solo centrale (anche qui di pura marca Maiden - Priest - Loudness). "On The Road" è più in stile Maiden, con ritmica sostenuta e influenze NWOBHM, con grande screaming finale e rutto conclusivo. "Remembrance" è una ballad melodica aperta alla grande dall'atmosfera creata dal suono delle 2 chitarre ed un cantato molto sofferto ed emozionale, il ritmo si anima poi nella seconda parte. "Fateful Temptation" è giocata su atmosfere, toni e fraseggi arabeggianti (stile "Powerslave"), il ritmo cambia totalmente verso il finale passando all'heavy estremo. La conclusiva "Will to Kill" è una potente cavalcata heavy che ricorda un po' i primi Fates Warning e un po' i Manowar nel refrain corale ed epico, ancora una volta il break centrale affidato al guitar solo in stile Manowar è stupendo, un brano che non potrà mancare in ogni live della band.
L'artwork è molto curato così come il booklet, completo di testi e foto della band, la cui età media (20 anni) fa ben sperare per un roseo futuro.
Per adesso godiamoci questo ottimo debutto che ogni "defender" non può e non deve lasciarsi sfuggire.
Recensione a cura di Carlo Viano

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