Amberian Dawn - Take a Chance: A Metal Tribute to ABBA

Copertina 5,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2022
Durata:43 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. SUPER TROUPER
  2. GIMME! GIMME! GIMME! (A MAN AFTER MIDNIGHT)
  3. S.O.S.
  4. HEAD OVER HEELS
  5. THE DAY BEFORE YOU CAME
  6. ANGELEYES
  7. THAT'S ME
  8. MAMMA MIA
  9. UNDER ATTACK
  10. LIKE AN ANGEL PASSING THROUGH MY ROOM
  11. LAY ALL YOUR LOVE ON ME

Line up

  • Capri: vocals
  • Tuomas Seppälä: guitars, keyboards
  • Emil Pohjalainen: guitars
  • Jukka Hoffren: bass
  • Joonas Pykälä-aho: drums

Voto medio utenti

Gli Amberian Dawn, prima di dare un seguito al loro ultimo studio album, "Looking for You" uscito già un paio di anni fa, si dilettano in un album di cover andando a recuperarle dal catalogo degli ABBA.

Niente di nuovo sul fronte… Metal, che non si è mai negato lo sfizio di maltrattare (vabbè, non sempre) brani Pop e Disco, spesso per riempire la casellina della "bonus track" ma pure per dare vita a dei tribute album, come nel caso dei ReinXeed (ora Majestica) ed i loro due capitoli "Swedish Hitz Goes Metal". Proprio su questi due dischi la presenza delle principali hit degli ABBA era preponderante, con il quartetto svedese che nel tempo è stato scomodato da un nutrita lista di gruppi, come Helloween, Avantasia, Yngwie Malmsteen, Therion, At Vance, Rough Silk, Tad Morose o Ghost.

A questi si accodano ora i finlandesi Amberian Dawn, che avevano ripreso "Lay All Your Love on Me" sul già citato "Looking for You", e ora provano a rivedere sotto il filtro del loro Symphonic Power Metal, pur senza infierire nel trattamento di metallizzazione, le principali hit degli ABBA assieme a qualche episodio meno famoso. Così al fianco delle solite "Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight)", "Super Trouper", "S.O.S." e "Mamma Mia" trovano posto "Angeleyes", "That's Me" o "Head over Heels".

Tre quarti d'ora che scorrono via velocemente e con passo spigliato, soprattutto per chi già conosce gli ABBA, grazie alla bella voce di Capri (Päivi Virkkunen) che se la cava più che dignitosamente nel confronto con Frida Lyngstad ed Agnetha Fältskog e ammetto che mi sarebbe piaciuto ascoltarla alla prova di "The Winner Takes it All", come mi sarebbe piaciuto scoprire degli Amberian Dawn più coraggiosi e disposti ad osare maggiormente negli arrangiamenti, fin troppo fedeli agli originali e poco energici, con le chitarre e la batteria ridotti ad un ruolo complementare.

Uscita marginale e trascurabile, che, per quanto simpatica, lascia il tempo che trova.




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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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