Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2023
Durata:40 min.
Etichetta:Argento Records

Tracklist

  1. CONQUEROR BEYOND THE FRENZIED FOG
  2. HYMNS OF DEATH, RAYS OF MIGHT
  3. SEAL OF THE DOMINATOR
  4. DESCENDING FROM THE AURORA
  5. IN COMMUNION WITH THE WINTERMOON
  6. SATURNIAN BLOODSTORM

Line up

  • M.: everything

Voto medio utenti

I misteriosi Lamp of Murmuur sono un progetto in costante evoluzione: partiti con il raw black metal del bellissimo, e sorprendente, "Heir of Ecliptical Romanticism", passati per le atmosfere gotiche e decadenti dell'altrettanto sorprendente "Submission and Slavery", giungono oggi al loro terzo lavoro distaccandosi, in maniera quasi completa, da quanto fatto in precedenza.
Basta premere, infatti, il tasto play e far partire "Saturnian Bloodstorm" per capire che tutto è cambiato: immediatamente, sfido chiunque a dire il contrario, la mente va a "At the Heart of Winter", indimenticato capolavoro degli Immortal (quelli senza Demonaz), tanto è vero che il nuovo album, più che tale, sembra proprio un omaggio (furto?) al disco dei norvegesi sia in termini di suoni che in termini di struttura delle canzoni.
Il riffing, dai toni thrash, è molto vicino a quello di Abbath, la sezione ritmica sembra suonata da Horgh, le melodie rimandano, dannatamente, all'immaginario del blashyrkh, la costruzione di ogni brano, tra arpeggi, tastiere evocative e chitarre serrate, è quella che Quel disco ha reso celebre. La produzione anche.

I Lamp of Murmuur sono dunque impazziti?
Direi di no, o per lo meno non del tutto.

M. è un musicista estroverso e, nonostante tutto quello che vi ho raccontato fino ad ora, riesce a fare in modo che "Saturnian Bloodstorm" suoni comunque particolare, con una sottile impronta personale che si fonde con il già sentito in una amalgama, per forza di cose, vincente, "facile" da approcciare, diretta, epica nel suo incedere minaccioso, e ricca di tanta gelida melodia che, minuto dopo minuto, si insinuerà sotto la vostra pelle dandovi brividi di piacere e spingendovi a riascoltare un album, ancora una volta, sorprendente nel suo essere inatteso.
I Lamp of Murmuur, a mio avviso, rischiano molto con questo album, visto cosa vanno a "sfidare" e considerando che, oggi giorno, l'ascolto della musica è molto veloce e superficiale, tuttavia, con la pazienza, si potrà capire il vero valore di "Saturnian Bloodstorm" riconoscendone la non scontata peculiarità di essere "familiare" e "diverso" al tempo stesso, e capendone le stratificazioni non banali come gli intrecci armonici, perfettamente esaltati dalla voce maligna di M., che ci riportano verso il Nord in un romantico viaggio tra ghiacci e vento circondati da famelici lupi nascosti nel buio.

Un viaggio, come avrete ben capito, già intrapreso anni fa da altri, ma non per questo non meritevole di essere ripercorso per resistere, orgogliosi e fieri, alla caduta del tempo...
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 mar 2023 alle 09:58

Questa rece é l'ennesima dimostrazioen che tu, MAESTRO DOPE, sei magnanimo perché sei uno spirto NOBILE, lode a te (meno ai Lamp Of Murmuur)

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