Copertina 8

Info

Anno di uscita:2022
Durata:non disponibile
Etichetta:Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group

Tracklist

  1. BROTHERS
  2. FRIENDS IN TIME
  3. CROSSROAD
  4. THE STORM
  5. AEGLOS
  6. ONLY WOUNDS REMAIN
  7. SAY FAREWELL
  8. SHELTER FROM THE RAIN
  9. WEAKER THAN BEFORE
  10. SHADOWS AND LIES
  11. GONE (CD VERSION EXCLUSIVE TRACK)

Line up

  • Lorenzo Nava: keyboards
  • Andrew Trabelsi: guitars on #2-4-5-6-11, orchestra arrangements, outro keyboards solo on #7, additional keyboards
  • Matteo Serra: guitars on #1-3-7-8-9-10
  • Angelo Sasso: bass
  • Luca Ferraresi: drums
  • Davide "Dave Rox" Barbieri: vocals on #1, backing vocals on #3
  • Satin: vocals on #2
  • Terry Brock: vocals on #3
  • Davide Gilardino: vocals on #4
  • Jesús Espín: vocals on #5
  • Stefano Lionetti: vocals on #6
  • Marcello Spera: vocals on #7, backing vocals on #3
  • Eric Concas: vocals on #8
  • Josh Zighetti: vocals on #9
  • Mario Percudani: vocals on #9
  • Sue Willetts: vocals on #10
  • Dion Bayman: vocals on #11
  • Alessandro Broggi: additional keyboards
  • Tim Manford: guitar solo on #2
  • Luca Carlomagno: guitar solo on #5
  • Roberto Barazzotto: bass on #8

Voto medio utenti

Non ho mai nascosto la mia “storica” ammirazione per l’FM rock nostrano, nei suoi migliori interpreti in grado di superare le tante avversità, lo scetticismo internazionale, le inadeguatezze tecniche e la pletora, ammettiamolo, di invidie e scuse pretestuose.
È facile intuire, dunque, il tenore della mia soddisfazione di fronte all’ascesa della versione italica questi suoni fino alla loro “definitiva” consacrazione, forte di una credibilità che ha convinto anche il pubblico e gli addetti ai lavori stranieri.
Accolgo pertanto con enorme interesse e curiosità la nuova “scoperta” di casa Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group, capitanata da un “carneade” di nome Lorenzo "Lorerock" Nava, talento sopraffino finora limitato ad alcune manifestazioni musicali poco appariscenti.
Apprendere che ad alimentare la prova degli StreetLore c’è il contributo della inesauribile passione e della competenza di Pierpaolo "Zorro" Monti, musicista, compositore, A&R e produttore di accertata fama e validità artistica (uno degli artefici della conquista della succitata reputazione … Raintimes, Shining Line, Room Experience, I.F.O.R., Charming Grace, …) pone un sigillo di qualità su un’operazione che come da “copione” Zorriano completa una “formazione base” di comprovata affidabilità (Andrew Trabelsi degli Alchemy, Angelo Sasso degli Airbound, l’ex-Perfect View Luca Ferraresi e Matteo Serra, già apprezzato in Room Experience e Charming Grace) con un numero altamente selezionato di grandi “ospiti”, il tutto per un risultato complessivo omogeneo e coerentemente variegato, dove le diverse sfumature espressive esaltano le migliori peculiarità del genere.
Nasce così una collezione di canzoni ricche di suggestivi cromatismi tastieristici e impregnate di songwriting, esecuzioni e resa sonora di assoluto prim’ordine, inaugurata da una “Brothers” che mescola con enorme sensibilità Journey, Bon Jovi e i “nostri” Wheels Of Fire (vocals courtesy of Davide "Dave Rox" Barbieri), producendosi in una struttura armonica che non fatica a stabilirsi permanentemente nei sensi dell’ascoltatore appassionato.
Dopo l’appena meno efficace “Friends in time” (ottima comunque la prestazione vocale di Satin), è tempo per una serie di deflagrazioni adulte denominate “Crossroad” (gioiellino vagamente Ten-esque decorato dall’ugola aurea di Terry Brock), “The storm” (con Davide Gilardino dei Mindfeels alla gestione microfonica), “Aeglos”, palpante alleanza italo-spagnola gestita da Jesús Espín (91 Suite e Secret) e da Luca Carlomagno, (chitarra degli stessi Mindfeels) e “Only wounds remain”, destinata ai fans dei Bad English e pilotata da uno Stefano Lionetti (Lionville) in grande spolvero.
Marcello Spera (Alchemy) asseconda e fomenta la verve accattivante di “Say farewell” (a cui va la palma di coro più “cantabile” dell’opera), mentre ad Eric Concas (Soul Seller) è affidata “Shelter from the rain”, una sorta di soul-pop-AOR di notevole suggestione.
Si continua con il confortevole tepore solare di “Weaker than before”, coralmente diffuso da Josh Zighetti e Mario Percudani degli Hungryheart e a chi ritiene che all’interno di questi territori sonori sia molto importante anche una visione “al femminile” dei fatti sembra essere dedicata “Shadows and lies”, seducente e intensa semi-ballad cantata splendidamente da Sue Willetts dei Dante Fox.
Chiude la raccolta, ma solo per coloro che sceglieranno la sua edizione “fisica”, la grintosa e bluesyGone”, una “cover” di Dion Bayman, impreziosita dalla presenza dell’interprete originale del brano.
Tanti complimenti per tutti (e qui non vanno dimenticati Alessandro Broggi e Roberto Priori, fattivi contributori, in sede produttiva, compositiva e di registrazione, alla riuscita complessiva dell’albo), insomma, per poi inserire gli StreetLore tra le eccellenze melodiche del 2022, da consigliare senza distinzioni a tutti gli estimatori del settore.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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