Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:1985
Durata:41 min.
Etichetta:Capitol

Tracklist

  1. NAKED EYES
  2. MISSING
  3. DANGER CALLING
  4. (TAKE ANOTHER) SHOT AT MY HEART
  5. OUT FOR BLOOD
  6. RAISE THE HAMMER
  7. FROZEN TEARS
  8. WHITES OF THEIR EYES
  9. HUNGRY FOR LOVE
  10. ROCK MY RADIO

Line up

  • Stephen Clifford: vocals
  • Dan Wexler: guitars
  • John Aquilino: guitars
  • Tracy Wallach: bass
  • Pat Dixon: drums

Voto medio utenti

Dalla The Valley, Phoenix, una delle zone più inaccessibili degli States per salire alla ribalta dell'heavy rock, arrivano questi Icon.
La band esordì con un album che stava ai vertici dell'allora nascente scena heavy metal yankee, in quanto 'Icon' era un disco che non concedeva nulla all'airplay, e quando uscì questo 'Night Of The Crime' molti oltranzisti headbangers accusarono la band di essersi annacquata a favore di un genere più commerciale.
Il che è sicuramente vero, ma il tempo ha dato ragione alla scelta degli Icon in quanto 'Night Of The Crime' è oggi considerato un classico a cavallo del class metal e aor.

Ad esempio il famoso Kerrang! nel 1988, grazie al voto dei lettori, posizionò l'album al numero 3 all'interno dei 100 migliori dischi di aor che, appunto, solo aor a ben guardare, anzi sentire, non è.
Basterebbero le poche note che lanciano in orbita l'opener track 'Naked Eyes', elegantissima, per presentare un album classicissimo che come dicevo solo aor non è; infatti tra raffinatezze varie la band non perde mai il gusto per il riff risoluto e tagliente, proprio di un certo modo di fare heavy metal nei mid-eighties. Stupenda, ma è solo la canzone che lancia la cavalcata nella prateria della The Valley e 'Missing' replica immediatamente aperta su immani orizzonti grazie alle tastiere a squarcio solare.
'Danger Calling' è invece più robusta, sempre con il suo incessante andare e 'robotico', tipico degli eighties, suggella un altro refrain perfetto. 'Shot At My Heart' li ricollega ai Surgin', grazie ad un riff bellissimo, bissato da sottofondo di chitarre acustiche, grande prerogativa del sound raffinatissimo degli Icon. Anche 'Out For Blood' si apre malinconica e acustica, prima che le tastiere dettino lo start ad un ritmo chitarristico prossimo ai Ratt d'annata.

'Raise The Hammer' è una vera e propria cavalcata puramente heavy metal con il suo ritmo sferzante, mentre 'Frozen Tears' è invece una semi ballad in sapore primo Bon Jovi. Ma è un attimo perché 'The Whites Of Their Eyes' riparte con il suo metal californiano, sempre ovviamente soggetto a un grande maquillage di muscolare melodia.
'Hungry For Love' è ancora una volta temprata dalle principali componenti di 'Night Of The Crime', cioè quel piano/forte che vi farà sembrare di essere a bordo di un ottovolante. Chiude 'Rock My Radio' dal ritmo molto Twisted Sister prima maniera.

Non fatevi però suggestionare troppo dai confronti con altre bands, in quanto 'Night Of The Crime' vive di una scintillante anima propria.
Bellissimo.

Recensione a cura di Fabio Zampolini

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 03 mar 2022 alle 15:05

Dico solo che meno male che non avevo 25/30 anni negli anni '80 altrimenti sarei finito sotto ad un ponte a furia di comprare 15/20 LP al mese. Splendido.

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.