Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2021
Durata:39 min.
Etichetta:Cruz Del Sur Music

Tracklist

  1. BLOOD MOON
  2. PRINCE OF DARKNESS
  3. METATRON
  4. RUNNING OUT OF TIME
  5. LAY DOWN THE LAW
  6. HIRED GUN
  7. THE BLACK ROSE
  8. ON THE LINE
  9. IN DREAMS
  10. POWDER KEG

Line up

  • Sarabeth Linden: vocals
  • James Danzo: guitars
  • Zak Penley: guitars
  • James Jones: drums
  • Jeff Filmer: bass

Voto medio utenti

Here is the Dark Tower, at the end of End-World. See it, I beg. See it very well. Here is the Dark Tower at sunset... (Stephen King)

I Tower che hanno dato vita a questo "Shock to the System" non saranno forse oscuri, ma sono assolutamente Heavy.
Un Heavy Metal che ricorda i bei tempi andati, anche per la durata che non sfora i quaranta minuti, davvero capace di riportarmi ai tempi in cui ancora giravo i vinili sul mio Pioneer PL-300.

"Blood Moon" e subito i Tower vanno a mille, con la spinta della ritmica (James Jones e Jeff Filmer) e Sarabeth Linden già in totale padronanza della scena. Meno esuberante e più ragionata la seguente "Prince of Darkness", dove sono le chitarre (quelle di James Danzo e Zak Penley) a lavorare di cesello. Ecco poi a sorpresa giungere lo strumentale "Metatron", non certo un intermezzo interlocutorio quanto piuttosto una "Genghis Khan" di maideniana memoria. Con gli Iron Maiden non citati a casa in quanto sono sicuramente un importante punto di riferimento per il Metal ottantiano dei Tower, ma anche lo US Metal (Crimson Glory, Culprit, Jag Panzer...) ha avuto il suo impatto, come si riscontra ad esempio su "Running out of Time", dove la band gira a mille, pure con un pizzico del Power Teutonico di Accept e Warlock. Su "Lay down the Law" (largo spazio alla possente voce di Sarabeth Linden) e "Hired Gun" (con quel suo incipit seventies) il quintetto statunitense dimostra di saper svariare sul tema, dando vita a due brani che partono su marce basse per poi accelerare furiosamente. E se non gli tremano i polsi nemmeno in occasione della più stringata "The Black Rose" o dell'accoppiata "On the Line" e "In Dreams" (questa tra le migliori del lotto, grazie a tutte le sue variazioni di tempo e atmosfera) che mi hanno fatto venire in mente i W.A.S.P., nella conclusiva "Powder Keg" i newyorkesi riescono davvero a convogliare tutta l'energia di cui sono in possesso, fino ad accendere la miccia a quel "fusto di polvere da sparo" prossimo a esplodere e a scagliare in tutte le direzioni il loro Heavy Metal.

I Tower si erano già fatti apprezzare con il loro debutto omonimo (2016) e con il successivo EP "Tomorrow and Yesterday" (2019), ma ora tutto gira come un orologio e senza sbavature, con "Shock to the System" che si segnala come una delle migliori uscite dell'anno in campo Classic Metal.


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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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