Copertina 8

Info

Anno di uscita:2007
Durata:36 min.
Etichetta:Relapse
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. HOMICIDAL RETRIBUTION
  2. FATE OF THE CONDEMNED
  3. RAPING THE SYSTEM
  4. INSIDIOUS REPRESSION
  5. UNADULTERATED HATRED
  6. ANCIENT RIVALRY
  7. PARASITES OF CATASTROPHE
  8. OBSOLETE DETERRENCE

Line up

  • John Gallagher: guitar, vocals
  • Sean Beasley: bass, vocals
  • Mike Kimball: guitar
  • Duane Timlin: drums

Voto medio utenti

"Dying Fetus: e sai cosa ascolti!". Sì, perchè quando si tratta di far uscire un disco nuovo il gruppo americano non ha mai deluso le aspettative dei fans (almeno finora), rimanendo sempre fedeli alla propria linea (c'è chi direbbe "troppo fedeli") e sfornando album sempre all'altezza della loro fama. E anche nel caso di "War Of Attrition" i Dying Fetus non hanno tradito le aspettative delle legioni dei loro fans e hanno dato vita all'ennesimo grandissimo disco.
I fan della band hanno dovuto pazientare ben quattro anni per poter avere tra le mani la nuova fatica del quartetto del Maryland, ma la lunga attesa è stata premiata: "War Attrition" è 100% Dying Fetus, con tutto ciò che ne comsegue. Qui non ci sono inserti prog, non ci sono voci pulite, non ci sono tastiere, non ci sono canzoni lunghissime, ci sono trentsette minuti di death metal brutale, tecnico e spasmodico, suonato con una classe e una violenza che ormai sono il vero e proprio trademark del gruppo. Insomma, la musica non è cambiata risperro al precedente "Stop At Nothing", con il solito John Gallagher a tenere le fila del discorso con i suoi growl altrenati agli screams e con la sua chitarra sempre pronta a maciullare qualsiasi cosa le capiti a tiro. Il sempre presente chitarrista/cantante è accompagnato da Duane Timlin alla batteria, come sempre di primissimo livello con blast-beats a profusione che spesso cedono il passo a breakdown per poi ripartire con il solito assalto death/grind. La chitarra di Mike Kimball tesse riff spasmodici, nervosi, mai stabili o lineari e da vita ad assoli malati, nevrotici, come da perfetta scuola slayeriana. I Dying Fetus non si smentiscono nemmeno questa volta, e non esagerano certo con la quantità, non arrivando ai quaranta minuti di musica. Scelta saggia a parer mio: meglio concentrarsi sulla qualità dei pezzi, che cercare di sfruttare a tutti i costi tutti i minuti che un cd vergine mette a disposizione, rischiando di inserire canzoni fiacche o comunque riempitivi. Senza contare che la proposta musicale del gruppo non è esattamente quanto di più digeribile ci sia, e quindi la scelta di condensare la furia e la rabbia dei loro pezzi in blocchi da 35 minuti circa mi pare più che ragionevole.
Ragazzi, sono tornati i Dying Fetus!! E sono incazzati forte...minchia se lo sono! Se amate la band in questione al mio "Via!" chiudete il browser, spegnete il pc e correte verso il negozio di dischi più vicino per comprare "War Of Attrition". E se non avete soldi...beh, scippate la prima vecchietta che incontrate..è per una buona causa. Pronti? Via!
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata
Wow!

Bello. E delle parti di basso oltre che stra-udibili sono anche fantastiche.

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