Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:39 min.
Etichetta:Black Sunset

Tracklist

  1. DANGER TO OURSELVES
  2. BOX OF DIRT
  3. FOLLOW ME
  4. R.U.N.
  5. ENOUGH IS NOT ENOUGH
  6. HANDS OF TIME
  7. NOTHING FOR NOTHING
  8. OVER AND OUT

Line up

  • Dezius: vocals, guitar
  • Kimon: guitars
  • James: bass
  • Josef: drums

Voto medio utenti

Il buon vecchio Thrash non muore mai, e' proprio il caso di dire.
La band teutonica degli Stagewar attiva dal 2003 pubblica un'ottima uscita del genere, meglio del sottogenere del Thrash'n'roll, grazie alle 8 esplosive tracce contenute nell'ultima fatica discografica "Danger to Ourselves" in uscita questo mese.
Certo non aspettatevi novità di sorta, la proposta musicale dei Nostri è molto lineare e fedele agli schemi del genere, ma quello che fanno gli riesce davvero bene a partire dall'arpeggio in stile Metallica che apre la titletrack in poi abbiamo un mix di riff serrati, stop&go, melodia e vocals aggressive e mai sguaiate.
"Box Of Dirt" ha un mood quasi doom col lugubre risuono delle campane salvo poi svilupparsi in una devastante cavalcata rock'n'roll con un chorus orecchiabile e tanto di keyboards sullo sfondo, "Follow Me" è un veloce proiettile thrash fra Metallica ed Exodus con sempre presente un chorus da cantare, i solos sono speculari e sempre ben inseriti nel corpo delle canzoni.
"Run" è una canzone veloce, le chitarre sono sempre predominanti con i loro intrecci e i loro riff che non lasciano respiro, supportate da una sezione ritmica precisa e martellante, "Enough Is Not Enough" è un'ottima canzone introdotta da un ritmo marziale - con tanto di trombe - che fanno da preludio ad un arcigno muro di thrash ' n' roll che sfocia nel consueto chorus meodico, "Hands Of Time" inizia con un arpeggio molto suggestivo che introduce ad una canzone articolata quasi hard rock nel suo riffama portante che unisce parti veloci con un break rallentato e relativo reprise in crescendo, assolo d'atmosfera
e finale a sfumare.
Chiude un classico pezzo dal sapore anni '80 mid-tempo con accelerazione a metà e solo in stile classic metal, che suggella un album - il terzo della discografia - che conferma la forma smagliante di un gruppo che nulla aggiunge e nulla toglie al genere, ma sicuramente delizia l'ascoltatore con 8 buone canzoni che trasudano passione ed attitudine.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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