Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:23 min.
Etichetta:Argonauta Records

Tracklist

  1. DYIN' BLUES
  2. IN THE UPPER ROOM
  3. THE LANTERN
  4. NIGHTWOLF
  5. O' CATAA

Line up

  • Tony Reed: guitar, vocals, keyboards
  • Scooter Haslip: bass
  • Shawn Johnson: drums

Voto medio utenti

Operazione di restyling per gli iconici Mos Generator. Questo Ep "The lantern" è la rivisitazione del lontano "Tales from the vault", uscito nel 2007 ed ormai praticamente introvabile in forma fisica. Un cinque tracce che all'epoca era stato realizzato e registrato in un paio di giorni, in maniera piuttosto artigianale. Ma che aveva comunque attirato l'attenzione degli appassionati sulla band di Port Orchard, Washington. Band che nel tempo si è confermata tra i migliori interpreti del filone neo-hard rock, grazie a lavori come "Nomads", "Electric mountain majesty" o "Shadowlands" e ad una incessabile e proficua attività live. Uno stile rock che ingloba elementi hard, blues, heavy, stoner, psych, senza mai perdere di vista la concretezza della forma-canzone.
L'ep in questione è stato accuratamente rimasterizzato e remixato, per dare nuova vita a canzoni che originariamente peccavano un pò sotto questo aspetto. Cinque tracce solide, ben interpretate, stimolanti, soprattutto esemplari dello stile che abbiamo imparato ad ammirare nel tempo.


"Dyin blues" è un micidiale stoner-blues intenso e ciondolante, con un tocco di gentilezza nel ritornello e rudezza nelle altre parti vocali, come è trademark di Tony Reed. Torbido, sinuoso ed alcolico, con un grande solo di chitarra e spolverate di rock seventies, direi che comprende tutta l'essenza dei Mos Generator.
"In the upper room" è invece più slow, con saltuarie impennate ritmiche ed un'atmosfera che maggiormente notturna e root-bluesy non si può. Brano delicato, elegante, molto ZZTop. Sempre affascinante il timbro vocale di Tony, da "beautiful loser" alcolico e stravissuto.
Aggressiva e decisa "The lantern", con il tocco catchy e sornione che ha caratterizzato questa band fin dagli albori, ed ancora più rocciosa ed heavy la seguente "Nightwolf" dal taglio molto energy-rock. Un pezzo che mi evoca un Bob Seger che decidesse di suonare più stoner. Calore e spirito "on the road", come prevede l'inossidabile tradizione di questo ambito musicale.
In chiusura, un episodio agrodolce ("O'cataa") che nasce come pezzo di atmosfera per trasformarsi poi in cavalcata spigolosa alla Fatso Jetson. Particolare, ma interessante.

Chiaro che si tratta della riedizione di un vecchio ep, quindi qualcosa di attraente soprattutto per fans e collezionisti, però è anche una testimonianza della qualità e del fascino di questo trio americano. Formazione che meriterebbe molta più attenzione di quella che ha, perchè rientra a pieno titolo nella schiera dei paladini dell'heavy rock, i difensori della purezza e della bellezza di tale sound.

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