Copertina 6

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2006
Durata:37 min.
Etichetta:Pure Steel
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ALPHA AND OMEGA
  2. SWORN TO AVENGE
  3. NIGHTMARE TERROR
  4. ROCK SURVIVORS
  5. MASTER OF DECEPTION
  6. MEGAS ALEXANDROS
  7. STEALER OF MINDS
  8. WHEN THE NIGHT IS COLD
  9. AND THE ARROWS FALL
  10. LEGENDS NEVER DIE

Line up

  • Natasa Pandreia: vocals
  • Dimitris Goutziamanis: guitars
  • Stratos Dionisopoulos: bass
  • Chrisafis Tantanozis: drums

Voto medio utenti

I Crystal Tears sono in attività da diversi anni, con un paio di demo ed un album autoprodotto ("Embrace The Horror" risalente al 2002) alle spalle, ed ora si propongono con "Choirs of Immortal"; un lavoro in uscita per l'etichetta tedesca Pure Steel, ma che sopratutto ci presenta una formazione che si è rinnovata con l'ingresso di una cantante femminile, Natasa Pandreia, che ha sostituito il precedente frontman George Klokelis. Ma questo innesto non ha portato i Crystal Tears a virare su sonorità sinfonico operistiche o gothicheggianti, la formazione ellenica è, infatti, rimasta fedele ad un Heavy Metal classico, dai marcati toni teutonici con la brava Natasa che si scaglia con rabbia contro il microfono, cercando di emulare Doro Pesch, Federica De Boni ed allo stesso tempo Udo Dirkschneider e Chris Boltendahl (curiosamente la copertina, opera del famoso Joe Petagno, rimanda proprio ai Grave Digger).
Lodevoli sforzi, peccato però che la fantasia non li aiuti più di tanto, e cosi ci troviamo di fronte a brani che se da un lato mostrano una totale devozione agli Eighties dall'altra mancano di personalità e spunti vincenti.
I Crystal Tears ci mettono comunque energia a sufficienza, che ad esempio ben risulta su un mid-tempo roccioso quale "Rock Survivors", accattivante anche se gira un po' troppo su un refrain maideniano.
Colpisce nel segno la cadenzata e tenebrosa "Legends Never Die" e non è niente male nemmeno la ballad "When the Night is Cold", mentre non portano da nessuna parte i ritmi veloci di "Stealer Of Minds" o i toni epici di "When the Arrows Fall". Non ci si deve poi stupire se gli assoli di "Megas Alexandros" sembrano essere stati sottratti alla coppia Fisher/Hoffman (di acceptiana memoria), che fatte le debite proporzioni sono sicuramente un punto di riferimento per il chitarrista Dimitris Goutziamanis.
Sufficienza raggiunta, anche se con qualche affanno ed un po' di magnanimità...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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