Grand Celestial Nightmare - Forbidden Knowledge And Ancient Wisdom

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:38 min.
Etichetta:Viral Propaganda

Tracklist

  1. DRINK FROM THE CHALICE WITH NIGHTLY LUST
  2. BLACK MOUTH ECHOES WITH DEATH
  3. SPEARED SERVANTS OF THE JEHOVAH
  4. UPON THE BACK OF THE BEAST WE RIDE
  5. TOMBS OF MARBLE AND STONE
  6. AS BEWILDERED AS THE CURSED NIGHT
  7. DRAIN THE SPIRIT WITH A SILVER KNIFE
  8. SPLIT TONGUES

Line up

  • Mories: everything

Voto medio utenti

Maurice de Jong, in arte Mories, è un poli strumentista olandese titolare di una miriade di progetti musicali, soprattutto estremi, con i quali, spesso, mi è capitato di entrare in contatto ricavando, a volte, grosse delusioni, ed altre, discrete soddisfazioni.
Oggi è il turno dei Grand Celestial Nightmare, progetto con il quale il buon Maurice testimonia il suo amore per il Symphonic black metal degli anni '90 e per il black metal ellenico dello stesso periodo.
Tra le note del nuovo "Forbidden Knowledge And Ancient Wisdom" è, infatti, piuttosto semplice cogliere riferimenti a band come Gehenna, Rotting Christ o Necromantia il cui suono ci viene riproposto in una chiave più "moderna", spesso melodica e, tutto sommato, di pregevole fattura poiché il gruppo riesce, soprattutto per merito delle onnipresenti tastiere, a creare le giuste atmosfere magniloquenti da un lato, e barbare dall'altro.
I Grand Celestial Nightmare tessono una trama elegante, ricca di aperture evocative, devota ad un suono lontano nel tempo e sinistro capace, con i suoi intrecci, di dare vita ad un album dall'elevato tasso atmosferico e sinfonico ma, non per questo, poco incisivo o scevro da partiture più violente e misantropiche che, piuttosto, ben si integrano con gli arrangiamenti curati ed con un senso di imponente epicità che permea tutto il lavoro rendendolo appagante e dall'indubbio fascino "maledetto".
"Forbidden Knowledge And Ancient Wisdom", per definizione del suo stesso autore, è black metal antico e noi non possiamo che confermarlo ed invitare i più nostalgici tra voi a fare un bel tuffo nel passato, in un'epoca storica nella quale i nomi che ho citato all'inizio contribuivano a creare una musica che, oggi lo si può dire, sarebbe rimasta immortale.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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