Copertina SV

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2006
Durata:39 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. BELPHEGOR - HELL'S AMBASSADOR
  2. HELL'S AMBASSADOR
  3. SEYN TODT IN SCHWARTZ
  4. ANGEL OF RETRIBUTION
  5. CHANTS FOR THE DEVIL 1533
  6. PEST TEUFEL APOKALYPSE
  7. THE ANCIENT ENEMY
  8. BLUHTSTURM EROTIKA
  9. SANCTUS PERVERSUM
  10. DAS PESTHAUS/MIASMA EPILOG

Line up

  • Helmuth: vocals, guitars
  • Sigurd: guitars
  • Robin Eaglestone: bass

Voto medio utenti

I Belphegor mi ricordano quando al liceo scientifico, per quanto mi impegnassi a migliorare, non riuscivo mai a superare il cinque. Ogni volta che la prof col suo ghigno malefico mi restituiva il compito mi dava l'impressione che ci fosse un disegno dietro a questa strana casualità. Poi con il tempo lo stupore si era trasformato in rassegnazione.
Cosa c'entra tutto questo con il gruppo austriaco?! Ebbene, seppure nel loro caso il voto sia un più gratificante sette, nonostante tutti i cambi di line-up, i miglioramenti tecnici, le variazioni stilistiche sul tema, non riescono a schiodarsi da questa valutazione. Una situazione di calma piatta che da un lato farà felice gli affezionati di questa band, ma dall'altro potrebbe potenzialmente allontanare chi sia interessato a qualche esperienza nuova.
La musica dei Belphegor è rimasta infatti immutata rispetto agli ultimi due lavori: una mistura di black e death, con qualche inserto qua e là di parti più melodiche e goticheggianti. Rispetto agli esordi la band ha fatto passi da gigante, e ora le composizioni sono più godibili grazie a un songwriting che nel corso degli anni è diventato sempre più preciso. Ottimo in particolare il lavoro chitarristico, che non si limita ad accompagnare con i classici bicordi ma diventa protagonista grazie a un riffing davvero ispirato. Paragonando "Pestapokalypse IV" ai predecessori si nota forse solo una maggiore preponderanza delle parti melodiche su quelle tirate e aggressive, ma state tranquilli che il marchio di fabbrica dei Belphegor è sempre ben riconoscibile! Anche dal punto di vista vocale ben poco è cambiato, e la classica alternanza tra screaming e growling non farà certo gridare al miracolo. Come al solito si può anche apprezzare la cura per l'artwork, e inoltre la solita quantità di riferimenti satanici e anticristiani per non uscire dal cliché.

Peccato per la solita, brutta, abitudine delle etichette di spezzare le tracce del promo a scopo di anti-pirateria. Ma il vero voto, vista l'introduzione della critica, dovrebbe essere chiaro!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.