The Obsessed - Incarnate (Ultimate Edition)

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2020
Durata:80 min.
Etichetta:Blues Funeral Recordings

Tracklist

  1. YEN SLEEP
  2. CONCRETE CANCER
  3. PECKERWOOD STOMP
  4. INSIDE LOOKING OUT
  5. MENTAL KINGDOM
  6. SODDEN JACKAL
  7. IRON & STONE
  8. INDESTROY
  9. MOURNING
  10. SPIRIT CARAVAN
  11. SKYBONE
  12. ON THE HUNT
  13. NO BLAME
  14. NEATZ BRIGADE
  15. HIDING MASK
  16. STREETSIDE
  17. CLIMATE OF DESPAIR
  18. DECIMATION
  19. FEARS MACHINE
  20. FIELD OF HOURS

Line up

  • Scott "Wino" Weinrich: guitar, vocals
  • Scott Reeder: bass
  • Guy Pinhas: bass
  • Mark Laue: bass
  • Greg Rogers: drums
  • Dale Crover: drums
  • Ed Gulli: drums

Voto medio utenti

Scocca il quarantennale dalla nascita dei leggendari The Obsessed e si moltiplicano le uscite dedicate alla band del doom-master Scott "Wino" Weinrich. Dopo "Live at Big Dipper", da me recensito poco tempo fa, la Blues Funeral Recordings pubblica la riedizione rimasterizzata della compilation "Incarnate", uscita originariamente nel 1999 per Southern Lord.
Antologia che definirei indispensabile, se amate questa fondamentale e seminale band di neo-doom heavy. Nel disco trovate infatti tutto il mitico Ep "Sodden jackal" del 1983 (unica realizzazione con la line-up originaria: Wino, Dave Flood e Mark Laue), brani tratti da compilation come "Metal Massacre VI" e "What the hell!", un paio di cover, alcuni inediti ed outtakes. Ventuno tracce attraverso le quali potete godervi pienamente l'alchimia di fondamenti Sabbathiani, aggressività heavy metal, rigurgiti punk e spiritualità doomy generata nel tempo da questa storica formazione.
Impossibile parlare di ogni brano, vista l'estensione della raccolta, mi limito a segnalare canzoni come "Yen sleep", "Spirit caravan" e "Skybone" nelle quali, oltre alla incrollabile devozione per il culto dei maestri di Birmingham, sono già presenti i germi dei successivi progetti di Weinrich e soci, ad esempio Spirit Caravan, The Hidden Hand, Goatsnake. Stimolanti anche le versioni di classici dei primi tempi, vedi "Iron & stone" e "Neatz brigade", più grezze e viscerali che in seguito, così come una soprendente cover di "On the hunt" (Lynyrd Skynyrd), con Dale Crover (Melvins, The Men of Porn, Altamont) alla batteria, trasformata in una sorta di southern doom-rock e la estesa e rocciosa interpretazione di "Inside looking out" dei Grand Funk (tratta dal sette pollici "Altamont nation"). Non mancano gli estemporanei episodi speed'n'punk come "Indestroy" e "No blame" dal retrogusto Motorheadiano, che caratterizzarono gli esordi della formazione americana.
Se aggiungiamo che l'album è corredato da un corposo booklet, dove Wino commenta e spiega la genesi di ogni singola traccia, e che la resa sonora risulta eccellente (a differenza del live citato all'inizio) appare chiaro che la presente antologia rappresenta un must per qualsiasi fan dei The Obsessed.

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