Sacred Oath - Thunder Underground - Live from NYC

Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2020
Durata:63 min.
Etichetta:Angel Thorne Music

Tracklist

  1. NEW RELIGION
  2. TWO POWERS
  3. TWELVE BELLS
  4. BLOOD STORM
  5. MEET YOUR MAKER
  6. TAKEN
  7. COUNTING ZEROS
  8. THE FERRYMAN'S LAIR
  9. SO COLD
  10. A CRYSTAL VISION
  11. SANRIDER

Line up

  • Rob Thorne: vocals, guitar
  • Bill Smith: guitar
  • Damiano Christian: guitar
  • Brendan Kelleher: bass
  • Kenny Evans: drums

Voto medio utenti

I Sacred Oath sono una di quelle metal bands nate nel pieno degli anni '80, che all'epoca non hanno avuto fortuna. Un solo album pubblicato, "A crystal vision" (1987), di classico heavy metal con una spruzzata di aggressività thrash, poi subito lo scioglimento. Ma la formazione di Bethel (Connecticut) non è scomparsa nei meandri del tempo. Verso la fine degli anni '90, con l'inizio del revivalismo storico-musicale, è ricomparsa per ri-registrare il disco d'esordio, pubblicato successivamente come "A crystal revision" nel 2005 per l'etichetta Angel Thorne fondata dal cantante/chitarrista. La vera attività è pienamente ripresa un paio d'anni dopo, con la realizzazione di una serie di lavori ben accolti da critica e pubblico di appassionati.
Questo live "Thunder underground", che riprende l'esibizione dello scorso anno a New York, fa il punto sullo stato di salute del gruppo guidato da Rob Thorne (vero nome Rob Volpintesta). Solido US heavy metal, con qualche concessione al thrash tipo Overkill ma soprattutto alla Nwobhm dei Maiden e dei Mercyful Fate. Tiro aggressivo e potente, riff granitici ma anche armonie melodiche da parte delle chitarre, ritmiche muscolari e voce acuta e squillante. Questo è in sintesi l'approccio stilistico degli americani, che magari non saranno particolarmente originali ma ci mettono tonnellate di energia ed attitudine.
La sede live è quella ideale per farsi travolgere da brani bombastici come "New religion", "Twelve bells", "Taken", "Blood storm", veri assalti metallici all'arma bianca per fanatici dell'headbanging. Intensità e cattiveria vengono diffuse a piene mani e non si può non rilevare anche l'abilità tecnica e l'esperienza pluridecennale del quintetto. La voce di Thorne rimane un pò soffocata dal wall-of-sound del resto della band, ma essendo un live che vuole essere crudo, duro ed in-your-face, non è un problema particolarmente significativo.
Più oscure e maideniane canzoni quali "Meet your maker" e "The ferryman's lair", cavalcate classic-HM che profumano di anni '80 e dal retrogusto lievemente power, con il cantante che spinge al massimo sugli acuti taglienti. Spazio anche ai classici del passato con "Two powers" e "A crystal vision", tratte dal lontano disco di debutto. Oggi la band ha comunque un indirizzo più moderno, come testimoniano tracce quali "Counting zeros", "So cold" e "Sanrider", episodi maggiormente complessi ed intricati, con ganci melodici e potenza a manetta. Heavy metal robusto e di buona tecnica, con qualche eco proveniente dal passato ma tanta solidità contemporanea.
Live positivo, per una formazione sempre in grado di ben figurare nello scenario metal dei nostri giorni. I Sacred Oath si confermano degli esecutori di ottimo livello, non straordinari ma sicuramente onesti ed efficaci.

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