Album di debutto per gli italianissimi
Eighty One Hundred che con "
Heaven In Flames" si presentano prepotentemente all'attenzione del pubblico itlaliano e non solo, grazie alla distribuzione dell'ottima
Pure Steel Records.
Diciamo subito che la proposta musicale dei Nostri è abbastanza ordinaria, si tratta di un classic metal con influenze thrash che non brilla per originalità, peraltro chi l'ha detto che bisogna essere originali a tutti i costi per essere validi?
Nessuno, e quindi ben venga un giudizio sostanzalmente positivo per queste 7 tracce ( o meglio 6 tracce e 1 intro ) che compongono il lavoro, ferma restando la voce del singer che si cela dietro lo pseudonimo di Screamer che è molto particolare, io ci ho messo più di un ascolto per somatizzarla.
I brani scorrono via fra ottimi riff thrashy ( su tutti la titletrack ), velocità come nell'articolata "
Cry Out" o nella più canonica "
No Way Out" con un lungo finale melodico su cui si erge il solo a sfumare, arpeggi melodici nella lunga "
Payback My Time" che alterna momenti tranquilli ad accelerazioni e che ricorda un pò le power ballad alla Metallica.
Gli ultimi 2 pezzi "
Mater Gaia" - dalle linee melodiche accentuate e caratterizzata da un break centrale in cui spicca una parte spoken e dal reprise alla Iron Maiden - e "
Power Of Revolution" mid tempo pesante ma un pò legnoso in verità, chiudono questo debut la cui unica pecca è la scarsa esperienza e solidità nel songwriting.
Ma il gruppo è determinato, sa padroneggiare la materia e lo aspettiamo al secondo lavoro sulla lunga distanza.
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