Copertina 5

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2006
Durata:57 min.
Etichetta:Lion
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. WAITING
  2. ABSTRACT IMPACT
  3. PATROL SAINT
  4. LA BELLA MIRA
  5. TRAUMATIZED TO THE BONE
  6. SKILL FACTOR
  7. THAT MOMENT
  8. THE SHRINK
  9. V(ERBAL) D(EFENSE) M(ECHANISM)
  10. NEW RACE
  11. STILL BLEEDING

Line up

  • Marcel Coenen: all guitars
  • Richard Ritterbeeks: bass
  • Rene Kroon: keyboards
  • Bob Katsionis: keyboards
  • Roel Van Helden: drums

Voto medio utenti

- "Color journey” è un disco in cui ho voluto mostrare più la mia qualità di compositore che non quella di chitarrista -. Sono le parole dello stesso Coenen (Sun Caged) a marcare la netta distinzione tra il nuovo lavoro ed il precedente "Guitar Talk" (2003), un'evoluzione stilistica che ha portato il chitarrista olandese ad impegnarsi su più fronti a cominciare dai brani strumentali: l'iperveloce prog-neoclassic speed di "New race" che ci riporta felicemente ai dischi di Vinnie Moore e Tony McAlpine, la ballad "La bella mira", la fusion con elementi di funky jazz ed un break centrale basso-batteria ("Skill factor"), il guitar shredding di Satriani e Vai in "Abstract impact" e "The shrink" (unico brano non scritto da Coenen in cui è ospite il chitarrista Uros Raskovski). Discorso a parte (e qui iniziano le dolenti note) per le canzoni: "Waiting" (alla voce Mike Andersson dei Cloudscape) è il solito neoclassic melodic metal molto influenzato da Malmsteen e si salva giusto per il break di chitarra e tastiere, le cose migliorano finalmente con "Patrol saint", dove riaffiorano le atmosfere di prog metal tecnico e melodico che hanno fatto la fortuna del disco dei Sun Caged (alla voce Paul Villareal), da dimenticare invece il brutal death-metal di "Traumatized to the bone" in cui si alternano graziose voci femminili e scatenati growlers come Dennis Schreurs (Severe Torture). Insipida e noiosa nella sua lentezza la pop ballad corale "That moment" (Collen Gray dei Persephone's Dream ). Molto meglio le atmosfere elettriche e tenui simil Gathering della gotico-sinfonica "Still bleeding", riscattata da un crescendo con guitar solo struggente e cori femminili, fuori luogo l'omaggio al sound grunge di Soundgarden e Alice in Chains in "VDM", a cui Coenen ha aggiunto di suo solo qualche strato di tastiere e dei riffs di stampo heavy. Cambiare per non ripetersi è un lusso che pochi grandi si possono permettere, Coenen ci ha provato con risultati poco confortanti, meglio quindi tornare a percorrere la strada battuta in "Guitar talk" o aspettare il nuovo cd dei Sun Caged, solo così la sua fama potrà crescere anche al di fuori dell'Olanda (paese in cui da anni è considerato uno tra i migliori talenti musicali e al quale ha dedicato la sua personale versione dell'inno nazionale).
Recensione a cura di Carlo Viano

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