Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:43 min.
Etichetta:AOR Heaven

Tracklist

  1. FLY AWAY HONEY
  2. BLUE GIRLS
  3. STAY AROUND
  4. CROSSFIRE
  5. GIMME LOVE
  6. TAKE IT OR LEAVE IT
  7. THE DOCTOR'S CRYING
  8. WE DON'T NEED WAR
  9. WASTED TIME
  10. OGRE KING

Line up

  • Åke "Krumme" Nyström:guitars
  • Lars-Åke "Plåtis" Nilsson: voice
  • Stefan Morén:guitars
  • Kent Jansson:bass
  • Petter "Zeke" Ytterberg: drums

Voto medio utenti

Registrare 2 album - più qualche demo e singoli - in quarant' anni di carriera, credo non sia cosa da tutti.
Beh, la band svedese di melodic - hard rock dei Keen Hue è riuscita in questo record, "Heydays" esce infatti a ben 34(!) anni dal precedente lavoro in studio.
Che dire? Sicuramente l'attesa è stata ben premiata, infatti il nuovo disco suona incredibilmente fresco ed attuale e ci offre un lotto di grandi canzoni rock - melodiche che viaggiano su ottime melodie, un'esecuzione impeccabile da parte di musicisti che dimostrano di masticare alla perfezione queste sonorità, grandi chorus, riff energici e ricchi di melodia e vocals che ricordano nell'intonazione il buon Klaus Meine degli Scorpions del periodo "americano" ( " Love At First Sting" e " Savage Amusement " ).
"Fly Away Honey" apre le danze con una melodia accattivante, chorus contagioso, ottimo solo che mettono subito in chiaro le coordinate stilistiche del disco che vengono confermate dalla successiva "Blue Girls" che a discapito del dolce rumore iniziale delle onde del mare, è un brano ritmato, scattante con un refrain da cantare.
Lo stile del gruppo è una sorta di mix fra riff energici, arpeggi, vocals coinvolgenti, bridge sorretti da assoli davvero efficaci ( si sentano quelli di "Stay Around" ma ce ne sono tantissimi altri) nel quale si alternano ritmiche sostenute come in "Crossfire", "Gimme Love", a ballad "Take It Or Leave It", a momenti decisamente veloci come in "The Doctors Crying" che mi ricorda nel refrain qualcosa dei Van Halen.
Quando le ritmiche diventano più cadenzate ed avvolgenti, emergono gli Scorpions "americani" cui accennavo prima come in " Wasted Time" o "OgreKing", "Crossfire", il lavoro è assolutamente ben suonato e sorretto da un songwriting di primo livello e lo consiglio a tutti gli amanti di queste sonorità.

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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