Seth - Les blessures de l'âme : XX ans de blasphème

Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:51 min.
Etichetta: Les Acteurs de l'Ombre Productions

Tracklist

  1. LA QUINTESSENCE DU MAL
  2. HYMNE AU VAMPIRE (ACTE I)
  3. HYMNE AU VAMPIRE (ACTE II) ...VERS UNE NOUVELLE ÈRE
  4. LE CERCLE DE LA RENAISSANCE
  5. LES SILENCES D'OUTRE-TOMBE
  6. DANS LES YEUX DU SERPENT
  7. ...À LA MÉMOIRE DE NOS FRÈRES

Line up

  • Alsvid: drums
  • Heimoth: guitars, songwriting
  • Saint Vincent: vocal

Voto medio utenti

Quando uscì l’esordio di questi blacksters transalpini, i Seth fecero veramente il botto nel 1998.
Me lo ricordo molto bene, perché questo disco venne accolto con clamore dalla stampa specializzata e in maniera motivata.
Perché chiariamoci, il debutto dei nostri era un grande album di black metal sinfonico, possente ed epico con momenti di vera magniloquenza senza per questo togliere spinta al black metal.
Ecco dopo vent’anni esatti dalla pubblicazione, il trio celebra sé stesso e questo sfolgorante disco e opera prima suonandolo dal vivo durante l’evento “Les feux de Beltane” nel maggio di quest’anno.
Ora questo concerto/evento è a disposizione di tutti grazie alla label conterranea Les Acteurs De L’Ombre.
Devo dire in tutta franchezza che questo straordinario esordio, non ha perso un’oncia di magnifica aggressività.
La band è carica e il pubblico è caldo e si sente, questi brani sono prodotti e suonati con perizia, pulizia e cattiveria.
Brani come il dittico “Hymne au vampire” che ha un grande lavoro di chitarre, tastiere e orchestrazioni mai invadenti con riffing nerissimi ma anche di punteggiature melodiche e lo screaming del singer Saint Vincent potente e lirico allo stesso tempo, rimarranno impressi nella memoria di molti.
Che dire poi della conclusiva “…A la mémoire de nos frères”, una cavalcata epica dove il black metal viene sublimato in riff melodici e zanzarosi e uno screaming orgoglioso e feroce.
Il brano ha anche esplosioni in blast beats ma sempre conservando uno spirito melodico di fondo nei riff serrati, con l’intensità emotiva del brano coinvolgente e rende partecipe sia l’ascoltatore che chi è stato testimone di questo grande concerto.
L’unica pecca è che non esista documento visivo, peccato perché un album ed evento del genere avrebbe meritato il dvd.
Un album live che celebra veramente un disco estremo che è entrato di diritto nella storia del genere (capito Tribulation?), fatelo vostro, spegnete la luce e alzate il volume alla fiamma ardente di una candela.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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