Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2019
Durata:52 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. THE CONQUEROR
  2. LEGIONNARES' OATH
  3. NATURALIS HISTORIA
  4. INFERNO
  5. BACCHANALIA
  6. ECHOES IN ETERNITY
  7. COLOSSEUM
  8. IDES OF MARCH
  9. THE ASCENDING OF JUPITER
  10. GERMANICUS

Line up

  • Mikael Salo: vocals
  • Esa Orjatsalo: guitars
  • Mikko Salovaara: guitars
  • Sami Hinkka: bass
  • Benji Connelly: keyboards
  • Atte Marttinen: drums

Voto medio utenti

"Make Power Metal Great Again"


Con questa dichiarazione d'intenti si presentano i finlandesi Metal De Facto, al debutto sulla sempre attenta Rockshot Records, con Imperium Romanum, un album tematico che, come da titolo, ci parla di vari aspetti dell'antica Roma.
La band non è composta da novellini, vedendo tra le sue file membri più o meno noti della scena finlandese tra cui spiccano al basso Sami Hinkka (Ensiferum) e alle chitarre Mikko Salovaara (Leverage, ex-Kiuas) ed Esa Orjatsalo (ex-Dreamtale).
Dal punto di vista musicale siamo di fronti a un valido album di sano e concreto Power Metal, a tratti più melodico e tipicamente finlandese, ma con generose e piacevoli virate verso lidi più heavy e rocciosi.
Ritmi veloci, voce rocciosa dell'ottimo Mikael Salo, cori da stadio, basso pulsante, chitarre graffianti e assoli accattivanti: stiamo parlando dell'opener The Conqueror, scelta anche come singolo di apertura, un ottimo pezzo heavy-power che mette subito in chiaro le qualità tecnico-compositive della band.
Si prosegue rallentando i ritmi con la più ragionata Legionnaires’ Oath’, mid-tempo heavy metal, molto potente, che ci parla e ci fa proprio sentire in mezzo al giuramento dei legionari romani.
Il disco prosegue con una discreta varietà, tra cui si distinguono Naturalis Historia, un pezzo che sembra venire dalla penna di Kai Hansen, la vivace e zuccherosa Bacchanalia, dominata da tastiere alla Freedom Call e un bellissimo ritornello arioso, e Ides of March, un pezzo con una struttura articolata, il più cattivo del disco, con ritmiche e screaming alla Judas Priest.
Posta in conclusione, la suite Germanicus, divisa in tre parti, parla del grande generale Germanico. La canzone decisamente interessante e variegata, parte come un pezzo tipicamente power metal per poi rallentare e addolcirsi dopo circa 4 minuti e riprendere poi un incedere heavy metal fino alla sua conclusione. Da segnalare la partecipazione di Maurizio Iacono (Kataklysm, Ex-Deo) che chiude il disco recitando delle parole tratte da Seneca.

Imperium Romanum è un debut album decisamente positivo e ci presenta una band che a discapito del nome e della copertina (abbastanza generici), mostra una grande qualità tecnica e compositiva. Speriamo solo non sia un fuoco di paglia.


Recensione a cura di hellfiregab

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