Tusmorke - Leker for barn, ritualer for voksne

Copertina 6

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2019
Durata:45 min.
Etichetta:Karisma Records

Tracklist

  1. BRO BRO BRILLE
  2. PER SJUSPRING
  3. KJERRINGA MED STAVEN
  4. TA DEN RING
  5. TORNEROSE
  6. BJØRNEN SOVER
  7. PÅ TORNEROSES SLOT
  8. SJUBIDUBIDU SJU
  9. VELKOMMEN TIL HADES
  10. KHARONS VISE
  11. PÅ DEN YTTERSTE NAKNE ØYA
  12. JEG GIKK MEG OVER SJØ OG LAND
  13. DEN TOLVTE BAAL
  14. GAMLAS SEIERSSANG
  15. EVENTYRET ER UTE
  16. DU OG JEG OG VI TO

Line up

  • Benediktator: Bass, vocals, Glockenspiel and percussion
  • Krizla: flute, vocals, electronics and percussion
  • The Phenomenon Marxo Solinas: minimoog Model D, Korg CX3
  • William de Blaise: harpsichord, Steinway & Sons Grand Piano, Hohner Clavinet D6, Mellotron M400, Hammond C3, Wurlitzer 200 and Solina String Ensemble
  • HlewagastiR: drums and percussion

Voto medio utenti

Toh, ecco chi di rivede, il mio piccolo grande guilty pleasure: i Tusmorke!
Cominciavo a preoccuparmi: il 2019 volge rapidamente al termine e ancora nessuna notizia da parte del variopinto combo scandinavo... e invece eccoli qui, puntuali come le tasse, prolifici come conigli, matti come…

Ok, smettiamola con le similitudini; ciò che conta è che il progetto folk - progressive rock di Krizla e soci sia tornato tra noi con l’ennesimo, strampalato concept.
Così, dopo l’allucinante (nel senso più proprio del termine) “Bydyra”, musical per bambini che esplorava i soggetti della fauna selvatica urbana, il riscaldamento globale e la magia buona e cattiva, ora stringiamo tra le mani la sua ideale continuazione, “Leker for Barn, Ritualer for Voksne”.

Di cosa si discetta a questo giro?
Presto detto: rime, indovinelli e giochi per bambini vengono rielaborati alla luce di antiche pratiche religiose, sacrifici umani, viaggi spirituali e rituali estatici di trance riconducibili all’Europa del passato, in un melting pot che cita in causa voodoo, buddismo e cannibalismo.

Tematiche originali e potenzialmente interessanti, benché sviscerate in lingua madre e veicolate attraverso sonorità, ancora una volta, ultra-infantili.
Tra coretti ripetuti come mantra, gaudenti melodie silvane dipanate dal flauto e brani che spesso si traducono in semplici e brevi filastrocche, “Leker for Barn, Ritualer for Voksne” suona sinistramente simile ad una versione prog scandinava dei Teletubbies.

Per una volta eviterò di pagar dazio alla mia pedanteria, andando tosto al nocciolo della questione: io amo i Tusmorke, ammiro la loro libertà artistica ed il coraggio di imbastire progetti davvero inusuali. Al tempo stesso, spingersi oltre la sufficienza per un album del genere sarebbe un gesto a dir poco spericolato. E tant’è.
A risentirci, e non ho dubbi che ciò avverrà a stretto giro.

[P.S.: se siete bimbi norvegesi sotto i quattro anni aggiungete pure un punticino alla valutazione]
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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